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PD: Menis, riforma volontariato, sabato incontro con Associazioni

11.04.2012
13:06
(ACON) Trieste, 11 apr - COM/AB - Tre progetti di legge, uno a firma dell'assessore Molinaro, uno proveniente dal Pdl e uno condiviso da tutte le forze di opposizione, al vaglio di un Comitato ristretto incaricato del difficile compito di fare sintesi. Si presenta così, oggi, lo stato dell'arte della riforma del volontariato e della promozione sociale, che in questi giorni riprende il suo percorso nelle Commissioni consiliari.

Per fare chiarezza su tanti passaggi che ancora restano da definire e ascoltare l'opinione di volontari e operatori, i Gruppi politici di opposizione (PD, Idv, SA e Cittadini) hanno deciso di convocare un incontro pubblico, che si terrà sabato prossimo, 14 aprile, alle 15.30, nella sala conferenze di Villa Dora a San Giorgio di Nogaro. È nostra intenzione analizzare i punti chiave che differenziano i testi su cui stiamo lavorando - precisa Paolo Paolo Menis (PD), primo firmatario del provvedimento della minoranza - perché a nostro avviso esprimono tre modi diversi, e per certi versi incompatibili, di intendere il ruolo del volontariato. A quasi vent'anni dalla legge 12 del 1995, che è stata un'ottima legge, è necessario fare il punto della situazione, verificare con le Associazioni la condivisione degli ideali che muovono il volontariato, capire l'adesione del mondo politico-amministrativo ai principi della sussidiarietà e, eventualmente, ridisegnare insieme a loro la rotta futura del nostro volontariato ripartendo dalla base, cioè dal patrimonio di relazioni umane su cui esso si fonda. Il confronto tra il mondo del volontariato regionale di allora e quello di oggi ci restituisce un'immagine complessa, che è necessario interpretare con i giusti strumenti. L'associazionismo è cresciuto e si è strutturato, organizzandosi sempre meglio e diventando più consapevole dei suoi mezzi e delle sue possibilità, eppure ancora in grado di esprimere lo stesso autentico entusiasmo e la stessa generosità di allora. Esso rappresenta ancora oggi una realtà eccezionale del Friuli Venezia Giulia, nei numeri e nei risultati, un mondo capace di attuare programmi di sviluppo e crescita sociale dei propri associati e delle comunità a cui si rivolge, ma è chiamato a confrontarsi con esigenze diverse in un contesto socio-economico radialmente mutato. L'obiettivo di una riforma dev'essere il rilancio delle idee ispiratrici del volontariato, la cui ricchezza è quella di non mettere in campo solo azioni ma anche, e soprattutto, relazioni, e dargli gli strumenti necessari per essere al passo coi tempi. I temi centrali su cui interrogarsi sono quindi valori sostanziali del volontariato, la cui capacità sta nel rendere tutti "cittadini", valorizzando i principi della gratuità, della solidarietà e della partecipazione in un mondo che appare sempre più consumista e individualista.