PD: Menis, riforma volontariato, sabato incontro con Associazioni
(ACON) Trieste, 11 apr - COM/AB - Tre progetti di legge, uno a
firma dell'assessore Molinaro, uno proveniente dal Pdl e uno
condiviso da tutte le forze di opposizione, al vaglio di un
Comitato ristretto incaricato del difficile compito di fare
sintesi. Si presenta così, oggi, lo stato dell'arte della riforma
del volontariato e della promozione sociale, che in questi giorni
riprende il suo percorso nelle Commissioni consiliari.
Per fare chiarezza su tanti passaggi che ancora restano da
definire e ascoltare l'opinione di volontari e operatori, i
Gruppi politici di opposizione (PD, Idv, SA e Cittadini) hanno
deciso di convocare un incontro pubblico, che si terrà sabato
prossimo, 14 aprile, alle 15.30, nella sala conferenze di Villa
Dora a San Giorgio di Nogaro.
È nostra intenzione analizzare i punti chiave che differenziano i
testi su cui stiamo lavorando - precisa Paolo Paolo Menis (PD),
primo firmatario del provvedimento della minoranza - perché a
nostro avviso esprimono tre modi diversi, e per certi versi
incompatibili, di intendere il ruolo del volontariato.
A quasi vent'anni dalla legge 12 del 1995, che è stata un'ottima
legge, è necessario fare il punto della situazione, verificare
con le Associazioni la condivisione degli ideali che muovono il
volontariato, capire l'adesione del mondo politico-amministrativo
ai principi della sussidiarietà e, eventualmente, ridisegnare
insieme a loro la rotta futura del nostro volontariato ripartendo
dalla base, cioè dal patrimonio di relazioni umane su cui esso si
fonda.
Il confronto tra il mondo del volontariato regionale di allora e
quello di oggi ci restituisce un'immagine complessa, che è
necessario interpretare con i giusti strumenti. L'associazionismo
è cresciuto e si è strutturato, organizzandosi sempre meglio e
diventando più consapevole dei suoi mezzi e delle sue
possibilità, eppure ancora in grado di esprimere lo stesso
autentico entusiasmo e la stessa generosità di allora. Esso
rappresenta ancora oggi una realtà eccezionale del Friuli Venezia
Giulia, nei numeri e nei risultati, un mondo capace di attuare
programmi di sviluppo e crescita sociale dei propri associati e
delle comunità a cui si rivolge, ma è chiamato a confrontarsi con
esigenze diverse in un contesto socio-economico radialmente
mutato.
L'obiettivo di una riforma dev'essere il rilancio delle idee
ispiratrici del volontariato, la cui ricchezza è quella di non
mettere in campo solo azioni ma anche, e soprattutto, relazioni,
e dargli gli strumenti necessari per essere al passo coi tempi. I
temi centrali su cui interrogarsi sono quindi valori sostanziali
del volontariato, la cui capacità sta nel rendere tutti
"cittadini", valorizzando i principi della gratuità, della
solidarietà e della partecipazione in un mondo che appare sempre
più consumista e individualista.