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Pdl: mozione Camber su ricongiunzioni fondi pensione

11.04.2012
16:43
(ACON) Trieste, 11 apr - COM/AB - Il consigliere regionale del PdL Piero Camber ha presentato una mozione con la quale si vuole impegnare il presidente della Regione Tondo a intervenire presso il Governo italiano perché risolva quanto prima, anche e soprattutto con legislazione d'urgenza, il problema gravissimo della pesante onerosità delle ricongiunzioni dei fondi pensione.

In sostanza, è successo che il precedente Governo, nell'ambito della riforma previdenziale, legiferando per decreto e ponendo la questione di fiducia sulla legge di conversione, non è riuscito a correggere alcune evidenti anomalie e veri e propri vulnus all'equità. Con legge 122 del 30 luglio 2010, introducendo l'onerosità nelle operazioni di ricongiunzione o trasferimento dei contributi nel Fondo previdenziale dipendenti (FPLD) dell'INPS di ogni forma previdenziale dell'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), si è avuto come effetto pratico che quei lavoratori con vita lavorativa svolta in aziende private e/o pubbliche diverse, oggi, per poter accedere alla propria pensione, per la quale hanno versato regolarmente i contributi dovuti, devono pagare ulteriori oneri anche eccezionalmente alti.

Ancora: con la medesima legge 122, per fare fronte a una emergenza di carattere transitorio quale l'esigenza di impedire l'aggiramento della norma sull'elevazione dell'età pensionabile da parte delle donne del pubblico impiego, è stata soppressa anche una norma fondamentale dell'ordinamento come la legge 322/58, per la quale chiunque cessava l'attività lavorativa senza aver maturato il diritto alla pensione nel proprio fondo aveva diritto a far confluire gratuitamente tutta la sua contribuzione verso il regime generale dell'AGO.

Le categorie di lavoratori sono molteplici: i telefonici, gli elettrici, personale dipendente delle Amministrazioni statali, personale iscritto agli istituti di previdenza ora Inpdap, personale iscritto all'Istituto postelegrafonici (Ipost), dipendenti civili e militari in servizio permanente e continuativo, carabinieri, graduati e militari di truppa, sergenti di complemento. Alcune categorie, tra queste, hanno avuto una forma di sanatoria mediante circolari dirette dell'Inps, altri singoli possono risolvere il loro caso con l'applicazione dell'istituto della totalizzazione che, comunque, prevede che si debba avere almeno tre anni di contribuzione in una delle qualsiasi casse pensionistiche e, in ogni caso, il calcolo avviene attraverso il metodo contributivo, spesso con un'ingiusta e netta riduzione dell'assegno.

"È certo, evidentemente - ha dichiarato Piero Camber - che migliaia e migliaia di lavoratori, in regola con le contribuzioni si vedono sopraffatti da ulteriori oneri pesantissimi e ingiusti solo per ottenere quanto loro spetta di diritto".

Da qui l'assoluta necessità che anche la Regione Friuli Venezia Giulia si attivi presso il Governo per ottenere velocemente i correttivi necessari per avere norme in linea con le esigenze delle mutate condizioni del mercato del lavoro nel quale si cambia professione e, quindi, ente previdenziale o categorie più volte nella vita lavorativa.