PD: Menis, concorso dirigenti scolastici, il caso in Commissione
(ACON) Trieste, 12 apr - COM/MPB - "Serve chiarezza, a tutela
dei cittadini e della pubblica amministrazione, ma anche per
evitare ricorsi che potrebbero compromettere la validità
dell'intera procedura di selezione".
Con queste motivazioni, i rappresentanti del Partito Democratico
nella VI Commissione consiliare Istruzione (Menis, Brandolin,
Gabrovec e Codega) hanno sottoscritto la richiesta di audizione
di una rappresentanza dei docenti che hanno preso parte al
concorso per dirigenti scolastici del FVG da giorni al centro di
pesanti polemiche.
In ragione dell'inusuale esito della prova scritta - affermano -
si rende quanto mai opportuno accogliere la richiesta di una
rappresentanza dei partecipanti di essere sentiti dalla
Commissione con l'obiettivo primario di fare luce sulle gravi
irregolarità procedurali denunciate anche all'autorità
giudiziaria.
"La situazione attuale - spiega Paolo Menis - oltre a mettere in
pericolo la tenuta del sistema nei prossimi anni visto che, in
mancanza di una graduatoria, ci si vedrà costretti a mantenere in
servizio personale che ha già superato i limiti di anzianità o a
tamponare con facenti funzioni, costituisce anche una violazione
dei principi di buona amministrazione.
"Precludendo a più candidati l'accesso alla prova orale si viene
meno - prosegue il consigliere - alla principale opportunità di
verifica della professionalità degli stessi così come
espressamente previsto dal bando di concorso. Senza contare che
solo in questa sede era prevista la verifica di un'adeguata
conoscenza della lingua straniera.
"Un insieme di elementi che sembrano porsi in netto contrasto con
l'esigenza di economicità e di efficienza di una procedura
concorsuale che ha un costo non trascurabile sulle finanze
pubbliche e sui cui - conclude Menis - è dunque prioritario
verificare il rispetto delle regole".