IV Comm: pdl Autorità bacino, argini Tagliamento, commissario laguna
(ACON) Trieste, 12 apr - RC - Sei articoli per riallocare
urgentemente le funzioni dell'Autorità di bacino regionale, nata
per volere della prima Giunta Tondo nel 2002 con la legge
regionale n. 16: li hanno proposti i capigruppo di maggioranza
Daniele Galasso del Pdl, Danilo Narduzzi della Lega Nord ed
Edoardo Sasco dell'UDC alla IV Commissione consiliare (presidente
Alessandro Colautti, Pdl), che li ha approvati con i voti
favorevoli del centro-destra e l'astensione dell'opposizione.
Ma per l'Aula gli articoli aumenteranno: l'assessore Luca
Ciriani, infatti, ha preannunciato che approfitterà del testo per
inserire un piano di interventi per la messa in sicurezza degli
argini del fiume Tagliamento in accordo con la Regione Veneto
(già disponibili circa 660.000 euro, che nulla hanno a che fare
con i 42 milioni "congelati" nelle casse del Friuli Venezia
Giulia per il piano stralcio che prevede la laminazione del medio
Tagliamento e che potrà essere modificato solo con l'approvazione
del Consiglio dei ministri), e sta verificando con il Governo
come garantire la continuità amministrativa delle opere di
bonifica iniziate dal commissario per la laguna di Marano e Grado
alla luce della revoca, da parte del Governo stesso, dello stato
di emergenza per il sito, revoca che ha dato il via allo
smantellamento della struttura commissariale.
Prima della votazione era stato Galasso a spiegare i contenuti
del provvedimento: l'articolo 1 fissa la data di soppressione
dell'Autorità, ovvero dall'entrata in vigore della legge; il 2
dispone il subentro della Regione nelle funzioni e nei rapporti
giuridici instaurati dall'Autorità; nel 3, il procedimento di
approvazione dei piani di bacino è ridefinito e reso coerente con
le esigenze del processo di Valutazione ambientale strategica
(VAS); il 4 dispone le abrogazioni delle norme che oggi
disciplinano l'Autorità; il 5 prevede la copertura finanziaria,
pari a 50.000 euro, delle spese connesse al commissariamento in
atto; il 6 dispone l'entrata in vigore della legge. I 20 tecnici
impiegati dall'Autorità sono dipendenti della Regione, perciò
passeranno alla Direzione Ambiente, presso la quale sarà creato
un servizio apposito per i bacini e che si spera possa supplire
alla struttura commissariale.
Le principali funzioni dell'Autorità di bacino regionale - aveva
spiegato sempre Galasso - consistono nell'elaborare e adottare
piani di bacino riferiti ai seguenti bacini idrografici di
rilievo regionale: torrente Slizza; tributari della laguna di
Marano-Grado, laguna compresa; levante (a est del bacino
idrografico del fiume Isonzo e fino al confine di Stato).
In considerazione del quadro normativo statale che presuppone la
gestione a livello di distretto idrografico nazionale dei bacini
idrografici regionali, nel 2009 sono stati nominati il
Commissario e il Commissario sostituto dell'Autorità di bacino
regionale. Successivamente gli incarichi, che scadevano l'8
aprile 2010, sono stati dapprima prorogati fino all'8 aprile
2011, quindi fino all'8 ottobre 2011, al 31 dicembre 2011 e, da
ultimo, all'8 aprile 2012.
Ed è proprio il fatto di essere arrivati oltre ogni termine di
proroga che ha portato l'opposizione, compatta, a limitarsi a un
voto di astensione. Ciò unito ad un altro paio di riserve legate
alla paura che il commissario liquidatore previsto dalla nuova
legge finisca per essere, come accaduto ad esempio per le
Comunità montane, prorogato per anni; inoltre, a differenza della
legge 16/2002 che istituì l'Autorità, non si prevede alcun
soggetto tecnico che affianchi la Regione nelle scelte. Si tratta
di punti che il centro-sinistra si riserva di approfondire per
l'Aula, dove non esclude di poter mutare il voto da astensione a
favorevole.
Relatori per l'Aula saranno Daniele Galasso per la maggioranza,
Giorgio Brandolin del PD per l'opposizione. Il testo sarà
discusso durante i lavori in calendario per mercoledì prossimo,
18 aprile.
(immagini tv)