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IV Comm: pdl Autorità bacino, argini Tagliamento, commissario laguna

12.04.2012
17:50
(ACON) Trieste, 12 apr - RC - Sei articoli per riallocare urgentemente le funzioni dell'Autorità di bacino regionale, nata per volere della prima Giunta Tondo nel 2002 con la legge regionale n. 16: li hanno proposti i capigruppo di maggioranza Daniele Galasso del Pdl, Danilo Narduzzi della Lega Nord ed Edoardo Sasco dell'UDC alla IV Commissione consiliare (presidente Alessandro Colautti, Pdl), che li ha approvati con i voti favorevoli del centro-destra e l'astensione dell'opposizione.

Ma per l'Aula gli articoli aumenteranno: l'assessore Luca Ciriani, infatti, ha preannunciato che approfitterà del testo per inserire un piano di interventi per la messa in sicurezza degli argini del fiume Tagliamento in accordo con la Regione Veneto (già disponibili circa 660.000 euro, che nulla hanno a che fare con i 42 milioni "congelati" nelle casse del Friuli Venezia Giulia per il piano stralcio che prevede la laminazione del medio Tagliamento e che potrà essere modificato solo con l'approvazione del Consiglio dei ministri), e sta verificando con il Governo come garantire la continuità amministrativa delle opere di bonifica iniziate dal commissario per la laguna di Marano e Grado alla luce della revoca, da parte del Governo stesso, dello stato di emergenza per il sito, revoca che ha dato il via allo smantellamento della struttura commissariale.

Prima della votazione era stato Galasso a spiegare i contenuti del provvedimento: l'articolo 1 fissa la data di soppressione dell'Autorità, ovvero dall'entrata in vigore della legge; il 2 dispone il subentro della Regione nelle funzioni e nei rapporti giuridici instaurati dall'Autorità; nel 3, il procedimento di approvazione dei piani di bacino è ridefinito e reso coerente con le esigenze del processo di Valutazione ambientale strategica (VAS); il 4 dispone le abrogazioni delle norme che oggi disciplinano l'Autorità; il 5 prevede la copertura finanziaria, pari a 50.000 euro, delle spese connesse al commissariamento in atto; il 6 dispone l'entrata in vigore della legge. I 20 tecnici impiegati dall'Autorità sono dipendenti della Regione, perciò passeranno alla Direzione Ambiente, presso la quale sarà creato un servizio apposito per i bacini e che si spera possa supplire alla struttura commissariale.

Le principali funzioni dell'Autorità di bacino regionale - aveva spiegato sempre Galasso - consistono nell'elaborare e adottare piani di bacino riferiti ai seguenti bacini idrografici di rilievo regionale: torrente Slizza; tributari della laguna di Marano-Grado, laguna compresa; levante (a est del bacino idrografico del fiume Isonzo e fino al confine di Stato).

In considerazione del quadro normativo statale che presuppone la gestione a livello di distretto idrografico nazionale dei bacini idrografici regionali, nel 2009 sono stati nominati il Commissario e il Commissario sostituto dell'Autorità di bacino regionale. Successivamente gli incarichi, che scadevano l'8 aprile 2010, sono stati dapprima prorogati fino all'8 aprile 2011, quindi fino all'8 ottobre 2011, al 31 dicembre 2011 e, da ultimo, all'8 aprile 2012.

Ed è proprio il fatto di essere arrivati oltre ogni termine di proroga che ha portato l'opposizione, compatta, a limitarsi a un voto di astensione. Ciò unito ad un altro paio di riserve legate alla paura che il commissario liquidatore previsto dalla nuova legge finisca per essere, come accaduto ad esempio per le Comunità montane, prorogato per anni; inoltre, a differenza della legge 16/2002 che istituì l'Autorità, non si prevede alcun soggetto tecnico che affianchi la Regione nelle scelte. Si tratta di punti che il centro-sinistra si riserva di approfondire per l'Aula, dove non esclude di poter mutare il voto da astensione a favorevole.

Relatori per l'Aula saranno Daniele Galasso per la maggioranza, Giorgio Brandolin del PD per l'opposizione. Il testo sarà discusso durante i lavori in calendario per mercoledì prossimo, 18 aprile.

(immagini tv)