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PD: Moretton, riforma Ater senza linee d'indirizzo

15.04.2012
10:58
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/MPB - Per il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, la proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo, varata dalla Giunta, più che una legge taglia-poltrone, è un rinvio di riforme che saranno presentate in un futuro non chiaramente definito.

Ater, Consorzi di Bonifica, Camere di Commercio ed Erdisu - spiega Moretton - sono enti per alcuni dei quali è stata prevista una gestione commissariale, mentre per altri un trasferimento di funzioni. Un esempio sono le Camere di Commercio, divenute Unione delle Camere di Commercio, e i Consorzi di Bonifica, riuniti in un'apposita associazione fra i consorzi stessi.

E' evidente che l'azione di Tondo - afferma il capogruppo PD - ha poco o quasi niente d'impostazione riformistica strutturale, bensì ha il sapore di una proposta pasticciata, messa in piedi in fretta e furia, oggetto di continui compromessi fra le forze politiche del centrodestra. Ed è evidente che l'atteggiamento di Tondo, proteso più a guardare la prossima scadenza elettorale, non darà i risultati annunciati quali la semplificazione, la reale e palpabile riduzione della spesa.

Sappiamo, infatti - aggiunge Moretton - che la nomina del commissario con il compito di predisporre la riforma delle Ater da presentare alla Giunta entro la fine dell'anno quasi certamente non osserverà i tempi stabiliti, così come accaduto per il commissario delle comunità montane. E ciò accadrà perché la Giunta regionale non ha finora indicato le linee d'indirizzo al commissario stesso. Anzi, bisogna anche dire che se gli indirizzi ci fossero stati, la Giunta avrebbe potuto presentare un disegno di legge, risparmiando così i costi del commissario.

E' altresì evidente che la proposta di Tondo di unificare le Camere di Commercio è stata un bluff visto l'abbandono del progetto, repentinamente sostituito con un misero trasferimento di qualche funzione all'Unioncamere. E tutto ciò - sottolinea Moretton - per nascondere l'incompetenza di Tondo che non ha valutato l'impossibilità giuridica di operare sulle Camere di Commercio, non avendo la Regione competenza in materia.

Un ulteriore evidente dietro-front è stato con i Consorzi di Bonifica: anziché unificare almeno i due della provincia di Udine, Tondo ha dovuto limitarsi a portare avanti il progetto dell'associazione per la gestione di alcuni servizi, quali quelli tecnici, già avviato dagli stessi Consorzi di Bonifica stessi. Per gli Erdisu - conclude Moretton - aspettiamo di vedere quale sarà la vera idea di riforma, visto che finora abbiamo sentito parlare prima di Fondazione, poi di cancellazione, poi di ente unico e ora di Agenzia.