PD: Moretton, riforma Ater senza linee d'indirizzo
(ACON) Trieste, 15 apr - COM/MPB - Per il capogruppo del PD in
Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, la proposta del
presidente della Regione, Renzo Tondo, varata dalla Giunta, più
che una legge taglia-poltrone, è un rinvio di riforme che saranno
presentate in un futuro non chiaramente definito.
Ater, Consorzi di Bonifica, Camere di Commercio ed Erdisu -
spiega Moretton - sono enti per alcuni dei quali è stata prevista
una gestione commissariale, mentre per altri un trasferimento di
funzioni.
Un esempio sono le Camere di Commercio, divenute Unione delle
Camere di Commercio, e i Consorzi di Bonifica, riuniti in
un'apposita associazione fra i consorzi stessi.
E' evidente che l'azione di Tondo - afferma il capogruppo PD - ha
poco o quasi niente d'impostazione riformistica strutturale,
bensì ha il sapore di una proposta pasticciata, messa in piedi in
fretta e furia, oggetto di continui compromessi fra le forze
politiche del centrodestra. Ed è evidente che l'atteggiamento di
Tondo, proteso più a guardare la prossima scadenza elettorale,
non darà i risultati annunciati quali la semplificazione, la
reale e palpabile riduzione della spesa.
Sappiamo, infatti - aggiunge Moretton - che la nomina del
commissario con il compito di predisporre la riforma delle Ater
da presentare alla Giunta entro la fine dell'anno quasi
certamente non osserverà i tempi stabiliti, così come accaduto
per il commissario delle comunità montane. E ciò accadrà perché
la Giunta regionale non ha finora indicato le linee d'indirizzo
al commissario stesso. Anzi, bisogna anche dire che se gli
indirizzi ci fossero stati, la Giunta avrebbe potuto presentare
un disegno di legge, risparmiando così i costi del commissario.
E' altresì evidente che la proposta di Tondo di unificare le
Camere di Commercio è stata un bluff visto l'abbandono del
progetto, repentinamente sostituito con un misero trasferimento
di qualche funzione all'Unioncamere. E tutto ciò - sottolinea
Moretton - per nascondere l'incompetenza di Tondo che non ha
valutato l'impossibilità giuridica di operare sulle Camere di
Commercio, non avendo la Regione competenza in materia.
Un ulteriore evidente dietro-front è stato con i Consorzi di
Bonifica: anziché unificare almeno i due della provincia di
Udine, Tondo ha dovuto limitarsi a portare avanti il progetto
dell'associazione per la gestione di alcuni servizi, quali quelli
tecnici, già avviato dagli stessi Consorzi di Bonifica stessi.
Per gli Erdisu - conclude Moretton - aspettiamo di vedere quale
sarà la vera idea di riforma, visto che finora abbiamo sentito
parlare prima di Fondazione, poi di cancellazione, poi di ente
unico e ora di Agenzia.