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II Comm: audizioni accesso al credito per le imprese (2)

16.04.2012
18:32
(ACON) Trieste, 16 apr - RC - A parlare alla II Commissione della questione dell'accesso al credito da parte delle imprese è, quindi, stata direttamente la loro federazione regionale, che ha segnalato una effettiva diminuzione della propensione ad investire, ma anche le richieste, fatte dalle banche, di sottoscrivere assicurazioni del credito attraverso derivati. Inoltre, le stese banche che hanno sottoscritto l'accordo di febbraio 2012 sulle nuove misure da adottare verso le PMI, oggi sono estremamente riluttanti ad adottarlo.

Altro punto fermo, la tempistica nella risoluzione delle pratiche: entro tre mesi un'impresa deve poter ottenere un finanziamento a breve termine. Infine, bisogna ridurre l'onere fiscale a carico delle imprese: per farlo bisogna ridurre la spesa pubblica.

Non d'accordo sui dati di ABI anche le finanziarie Finest e Friulia (ad alcune imprese è stato chiesto il rientro del prestato - ha fatto sapere), nonché dal Fondo di rotazione Frie, dal quale si è appreso che non ci sono stati grandi investimenti, ma sono state aiutate anche le piccole aziende che hanno cercato di migliorare la propria situazione. Nel 2011, le richieste sono aumentate del 98% rispetto al 2010 causa le maggiori difficoltà con le banche. La disponibilità teorica del Frie per il 2012 è pari a 210 milioni di euro: mancano almeno 100 milioni per rispondere a tutte le richieste. Trovateceli - hanno detto - e il problema di molte imprese della regione è risolto.

Da parte dei consiglieri, al termine delle audizioni, alcune riflessioni:

Enio Agnola (Idv) ha detto che, rispetto al periodo pre-crisi, bisogna cambiare il sistema di valutazione dell'impresa che richiede il credito. Paolo Santin (Pdl) ha sostenuto che la questione della creazione di un Confidi unico va approfondita. Per Paolo Pupulin PD) si deve rendere noto quante risorse la Regione è effettivamente in grado di mettere in campo, perché le domande del primo bimestre 2012 pare stiano già coprendo tutta la disponibilità. Sandro Della Mea (PD) ha affermato che i Confidi vanno rafforzati, si può pensare a un sistema di prestiti partecipativi a loro disposizione, a fronte però di una loro fusione almeno per comparto provinciale; anche i fondi di rotazione oggi sono troppi: il Frie potrebbe rappresentarli tutti. Un rimprovero è giunto da Roberto Antonaz: siete troppo rassegnati, invece è il momento di battere i pugni sul tavolo - ha detto ai Confidi e alle imprese il rappresentante di SA-PRC. Tre i punti per Alessandro Tesolat (UDC): la riduzione della tempistica delle pratiche amministrative è assolutamente necessaria e in parte la Regione l'ha già fatta; anche la riduzione della spesa pubblica è un aspetto che si sta affrontando; non gli risulta che da parte della Regione i tempi dei pagamenti siano lunghi.

(fine)