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CR: società di capitali, relatori maggioranza (4)

17.04.2012
12:41
(ACON) Trieste, 17 apr - RC - Il presente progetto di legge - ha spiegato il relatore di maggioranza, Franco Baritussio (Pdl) - in coerenza con i principi dell'ordinamento nazionale e comunitario di tutela della concorrenza, di trasparenza delle procedure e di contenimento dei costi, ha la finalità di individuare disposizioni generali che regolino la partecipazione della Regione a società di capitali. Si tratta di una novità in quanto, finora, nell'ordinamento regionale la materia delle partecipazioni non ha mai avuto una disciplina organica, ma si è caratterizzata dalla presenza di numerose norme speciali contenute in provvedimenti eterogenei, non sempre peraltro coerenti tra loro. Il testo, quindi, oltre a introdurre una disciplina di carattere generale, si propone di semplificare e aggiornare la legislazione regionale.

Baritussio ha poi ricordato come, inizialmente, i testi fossero due (uno della Giunta e uno della Lega Nord), poi unificati da un Comitato ristretto formato in I Commissione. Quanto all'articolato, il consigliere si è soffermato sulle modifiche apportate in sede di prima approvazione, senza dimenticare che ulteriori punti saranno approfonditi in Aula.

La relatrice di maggioranza Mara Piccin (LN) ha affrontato la questione sottolineando l'aspetto della razionalizzazione e del contenimento della spesa degli apparati pubblici, aspetto che trova attuazione nell'identificare le società partecipate dalla Regione che si ritiene di dover dismettere come quote, con la motivazione - che la Piccin definisce di non poco peso e di responsabilità - che può riassumersi in "mancanza di pubblico interesse".

Il testo - ha proseguito la consigliera - si compone di diverse parti, relative rispettivamente: alla disciplina generale della partecipazione alle società, con riferimento alle finalità della partecipazione, alle varie fasi di vita delle società, ai suoi organi, alla trasparenza; al personale; alle società strumentali della Regione; all'individuazione delle società da mantenere e da dismettere e di quelle che vengono in vario modo riorganizzate; alla regolazione della fase transitoria; all'abrogazione di numerose disposizioni.

(segue)