CR: società di capitali, relatori maggioranza (4)
(ACON) Trieste, 17 apr - RC - Il presente progetto di legge -
ha spiegato il relatore di maggioranza, Franco Baritussio (Pdl) -
in coerenza con i principi dell'ordinamento nazionale e
comunitario di tutela della concorrenza, di trasparenza delle
procedure e di contenimento dei costi, ha la finalità di
individuare disposizioni generali che regolino la partecipazione
della Regione a società di capitali. Si tratta di una novità in
quanto, finora, nell'ordinamento regionale la materia delle
partecipazioni non ha mai avuto una disciplina organica, ma si è
caratterizzata dalla presenza di numerose norme speciali
contenute in provvedimenti eterogenei, non sempre peraltro
coerenti tra loro. Il testo, quindi, oltre a introdurre una
disciplina di carattere generale, si propone di semplificare e
aggiornare la legislazione regionale.
Baritussio ha poi ricordato come, inizialmente, i testi fossero
due (uno della Giunta e uno della Lega Nord), poi unificati da un
Comitato ristretto formato in I Commissione. Quanto
all'articolato, il consigliere si è soffermato sulle modifiche
apportate in sede di prima approvazione, senza dimenticare che
ulteriori punti saranno approfonditi in Aula.
La relatrice di maggioranza Mara Piccin (LN) ha affrontato la
questione sottolineando l'aspetto della razionalizzazione e del
contenimento della spesa degli apparati pubblici, aspetto che
trova attuazione nell'identificare le società partecipate dalla
Regione che si ritiene di dover dismettere come quote, con la
motivazione - che la Piccin definisce di non poco peso e di
responsabilità - che può riassumersi in "mancanza di pubblico
interesse".
Il testo - ha proseguito la consigliera - si compone di diverse
parti, relative rispettivamente: alla disciplina generale della
partecipazione alle società, con riferimento alle finalità della
partecipazione, alle varie fasi di vita delle società, ai suoi
organi, alla trasparenza; al personale; alle società strumentali
della Regione; all'individuazione delle società da mantenere e da
dismettere e di quelle che vengono in vario modo riorganizzate;
alla regolazione della fase transitoria; all'abrogazione di
numerose disposizioni.
(segue)