LN: Piccin, legge taglia burocrazia ferma in Commissione
(ACON) Trieste, 17 apr - COM/AB - "Abbiamo presentato una
proposta di legge per abbattere i tempi della burocrazia nel
settembre 2010. Definisce tempi rapidi e certi per le pratiche,
con l'indicazione perentoria della data di inizio e di
conclusione del procedimento. Prevede sanzioni per gli uffici che
non rispettino le consegne. Delinea indennizzi fino a mille euro
per i cittadini, in caso di mancata osservanza dei tempi da parte
degli uffici. È una norma completa, esaustiva, preziosa. Però si
è incagliata in Commissione. Chi la rallenta? Un consigliere del
Pdl".
Mara Piccin, consigliere regionale della Lega Nord, si dice
"sorpresa dal blitz del collega del Pdl Roberto Marin, che
intende presentare una proposta di legge identica alla nostra.
Saremo felici di accogliere eventuali suggerimenti e migliorie,
ma non sentiamo proprio il bisogno di discutere due norme
praticamente identiche".
Secondo Piccin "forse l'aria di primavera può spingere qualcuno a
uscire dal torpore, ma che senso ha appellarsi al taglio della
burocrazia, se poi si preparano leggi in fotocopia che ingolfano
la macchina amministrativa? Ben vengano ulteriori spunti per
approfondire e perfezionare, ma serve la volontà di mettere al
più presto in calendario la discussione della proposta di legge".
Piccin ricorda che "la nostra legge fissa dei limiti molto
restrittivi per espletare le pratiche, con un termine generale di
30 giorni che può essere prorogato solo in caso di adozione di
uno specifico regolamento. La Regione dovrà quindi, con legge o
regolamento, confermare o rideterminare, con specifica
motivazione, tutti i termini di conclusione dei procedimenti
amministrativi superiori ai trenta giorni previsti
rispettivamente da leggi o regolamenti regionali",
Fin qui i tempi. E se qualcuno non ottempera ai suoi doveri?
"Introduciamo - spiega infine - le responsabilità dirigenziali,
che dovranno rispondere per le loro manchevolezze. Ma il
cittadino penalizzato percepirà un indennizzo fino a mille euro
per il disagio. Così, chi subisce un disservizio viene almeno
risarcito".