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Idv: Corazza, la Giunta spieghi lo scempio in Val Rosandra (Ts)

17.04.2012
16:36
(ACON) Trieste, 17 apr - COM/MPB - Il capogruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio regionale Alessandro Corazza ha presentato un'interrogazione alla Giunta sulla vicenda riguardante l'iniziativa "Alvei Puliti" promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, trasformatasi in uno scempio ambientale soprattutto in Val Rosandra (Trieste).

L'interrogazione (peraltro già depositata all'indomani degli accadimenti ma, non avendo ancora trovato risposta in Aula, è stata quindi riproposta) riguarda la prima fase dell'intervento regionale di prevenzione "Alvei puliti 2012" che ha avuto luogo durante il fine settimana del 24 e 25 Marzo scorso a opera della Protezione civile della Regione e che ha riguardato diversi fiumi, tra cui tratti del torrente Rosandra. Alcuni cittadini nonchè esperti ambientali hanno denunciato proprio in questa zona veri e propri "scempi ambientali", quali abbattimenti di alberi vecchi almeno quarant'anni e con modalità di taglio discutibili, con la conseguenza di ridurre la foresta a galleria ripariale che garantiva ombreggiamento e ossigenazione alla fauna che vi viveva, compromettendo la nidificazione di diverse specie di uccelli, nonchè danneggiando irreparabilmente i siti riproduttivi degli anfibi.

"Vogliamo sapere dall'assessore all'ambiente Luca Ciriani - spiega Corazza - in che modo risponde sotto il profilo politico a tale azione irresponsabile effettuata in evidente assenza di un'opportuna regia e controllo, e che ha compromesso l'habitat naturale e la fauna della zona".

Corazza pone l'accento anche su un'altra questione a cui la Giunta è chiamata a rispondere. "Perchè - chiede il consigliere - per un intervento che dovrebbe essere di manutenzione ordinaria si è fatto invece ricorso alla Protezione civile, con uno straordinario dispiegamento di mezzi e forze? (Si parla di più di 200 volontari soltanto in Val Rosandra, che hanno dato la propria disponibilità in buona fede).

"Inoltre - aggiunge Corazza - pare che non sia stata neppure svolta la dovuta valutazione di incidenza, prescritta dalle norme europee, sull'intervento nei siti di importanza comunitaria e nelle zone di protezione speciale in modo da valutare preventivamente gli eventuali rischi per l'ambiente e la fauna locale.

"Non vorrei - conclude Corazza - che tutta questa situazione fosse solo il riprovevole risultato di un'operazione di facciata a danno del territorio per la quale l'assessore dovrà prendersi le sue responsabilità, fino in fondo, venendo in Aula e rispondere".