Idv: Corazza, la Giunta spieghi lo scempio in Val Rosandra (Ts)
(ACON) Trieste, 17 apr - COM/MPB - Il capogruppo dell'Italia
dei Valori in Consiglio regionale Alessandro Corazza ha
presentato un'interrogazione alla Giunta sulla vicenda
riguardante l'iniziativa "Alvei Puliti" promossa dalla Regione
Friuli Venezia Giulia, trasformatasi in uno scempio ambientale
soprattutto in Val Rosandra (Trieste).
L'interrogazione (peraltro già depositata all'indomani degli
accadimenti ma, non avendo ancora trovato risposta in Aula, è
stata quindi riproposta) riguarda la prima fase dell'intervento
regionale di prevenzione "Alvei puliti 2012" che ha avuto luogo
durante il fine settimana del 24 e 25 Marzo scorso a opera della
Protezione civile della Regione e che ha riguardato diversi
fiumi, tra cui tratti del torrente Rosandra. Alcuni cittadini
nonchè esperti ambientali hanno denunciato proprio in questa zona
veri e propri "scempi ambientali", quali abbattimenti di alberi
vecchi almeno quarant'anni e con modalità di taglio discutibili,
con la conseguenza di ridurre la foresta a galleria ripariale che
garantiva ombreggiamento e ossigenazione alla fauna che vi
viveva, compromettendo la nidificazione di diverse specie di
uccelli, nonchè danneggiando irreparabilmente i siti riproduttivi
degli anfibi.
"Vogliamo sapere dall'assessore all'ambiente Luca Ciriani -
spiega Corazza - in che modo risponde sotto il profilo politico a
tale azione irresponsabile effettuata in evidente assenza di
un'opportuna regia e controllo, e che ha compromesso l'habitat
naturale e la fauna della zona".
Corazza pone l'accento anche su un'altra questione a cui la
Giunta è chiamata a rispondere. "Perchè - chiede il consigliere -
per un intervento che dovrebbe essere di manutenzione ordinaria
si è fatto invece ricorso alla Protezione civile, con uno
straordinario dispiegamento di mezzi e forze? (Si parla di più di
200 volontari soltanto in Val Rosandra, che hanno dato la propria
disponibilità in buona fede).
"Inoltre - aggiunge Corazza - pare che non sia stata neppure
svolta la dovuta valutazione di incidenza, prescritta dalle norme
europee, sull'intervento nei siti di importanza comunitaria e
nelle zone di protezione speciale in modo da valutare
preventivamente gli eventuali rischi per l'ambiente e la fauna
locale.
"Non vorrei - conclude Corazza - che tutta questa situazione
fosse solo il riprovevole risultato di un'operazione di facciata
a danno del territorio per la quale l'assessore dovrà prendersi
le sue responsabilità, fino in fondo, venendo in Aula e
rispondere".