PD: Menis, spreco di fondi pubblici per "Bianco e Nero"
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/MPB - "Un contributo regionale
pari a quattro volte l'intero budget del Comune di Udine per gli
eventi estivi, un finanziamento pubblico che, mosca bianca del
settore, non conosce flessione. Sono solo alcune delle
indiscrezioni che circolano sulla prossima edizione di "Bianco e
Nero", la manifestazione culturale udinese targata Turismo FVG,
che mi hanno spinto a presentare un'interrogazione urgente
all'assessore al Turismo Federica Seganti per fare luce su quanto
sta accadendo".
Così il consigliere del PD Paolo Menis che spiega: "In un
contesto di grave difficoltà per il comparto culturale, quando a
livello regionale leggiamo che nel capitolo di bilancio dedicato
ai grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale
organizzati da Turismo FVG sono stanziati solo 1,5 milioni di
euro e le ben note "tabelle" non lo hanno nemmeno previsto, fa
specie scoprire che l'iniziativa "Bianco e Nero" viene ripescata
dal dimenticatoio e gode di una corsia preferenziale agli occhi
della Regione.
"Mentre il Comune di Udine è costretto a rivoluzionare i suoi
programmi a causa della contrazione delle risorse ed eventi
storici dell'orizzonte culturale cittadino, come ad esempio il
Far East Film Festival si vedono negare il sostegno
dell'assessorato al Turismo, nonostante il loro successo sia
sotto gli occhi di tutti - prosegue Menis - apprendo oggi con
stupore che esisterebbe addirittura una convenzione per un evento
di cui a meno di quattro mesi dal suo inizio non è dato conoscere
nemmeno una bozza di programma. E si parla di centinaia di
migliaia di euro.
"Ancora oggi, a due anni di distanza dall'ultima edizione (la
seconda) - afferma il consigliere nel suo intervento - cittadini
e operatori ricordano "Bianco e Nero" più per le polemiche che ha
sollevato che per i risultati ottenuti. Gioverà infatti ricordare
che nella sua pur brevissima storia, esso si è segnalato più per
le clamorose gaffe (come quella relativa alla mostra fotografica
di Newton in cui furono esposte stampe invece che fotografie),
per le pesanti assenze istituzionali e per la scarsa trasparenza
organizzativa, che per il valore artistico e culturale dei suoi
appuntamenti. Per non parlare del ruolo del Comune di Udine che,
da quanto ci è dato sapere, non è stato minimamente coinvolto
nella progettazione.
"Evidentemente, tutto questo non basta a ripensare il ruolo di
"Bianco e Nero", né a mettere in discussione i suoi cospicui
finanziamenti - conclude il democratico - perché probabilmente
questa manifestazione risponde a interessi che poco hanno a che
vedere con quelli culturali".