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PD: Menis, spreco di fondi pubblici per "Bianco e Nero"

19.04.2012
14:51
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/MPB - "Un contributo regionale pari a quattro volte l'intero budget del Comune di Udine per gli eventi estivi, un finanziamento pubblico che, mosca bianca del settore, non conosce flessione. Sono solo alcune delle indiscrezioni che circolano sulla prossima edizione di "Bianco e Nero", la manifestazione culturale udinese targata Turismo FVG, che mi hanno spinto a presentare un'interrogazione urgente all'assessore al Turismo Federica Seganti per fare luce su quanto sta accadendo".

Così il consigliere del PD Paolo Menis che spiega: "In un contesto di grave difficoltà per il comparto culturale, quando a livello regionale leggiamo che nel capitolo di bilancio dedicato ai grandi eventi di rilievo nazionale e internazionale organizzati da Turismo FVG sono stanziati solo 1,5 milioni di euro e le ben note "tabelle" non lo hanno nemmeno previsto, fa specie scoprire che l'iniziativa "Bianco e Nero" viene ripescata dal dimenticatoio e gode di una corsia preferenziale agli occhi della Regione. "Mentre il Comune di Udine è costretto a rivoluzionare i suoi programmi a causa della contrazione delle risorse ed eventi storici dell'orizzonte culturale cittadino, come ad esempio il Far East Film Festival si vedono negare il sostegno dell'assessorato al Turismo, nonostante il loro successo sia sotto gli occhi di tutti - prosegue Menis - apprendo oggi con stupore che esisterebbe addirittura una convenzione per un evento di cui a meno di quattro mesi dal suo inizio non è dato conoscere nemmeno una bozza di programma. E si parla di centinaia di migliaia di euro.

"Ancora oggi, a due anni di distanza dall'ultima edizione (la seconda) - afferma il consigliere nel suo intervento - cittadini e operatori ricordano "Bianco e Nero" più per le polemiche che ha sollevato che per i risultati ottenuti. Gioverà infatti ricordare che nella sua pur brevissima storia, esso si è segnalato più per le clamorose gaffe (come quella relativa alla mostra fotografica di Newton in cui furono esposte stampe invece che fotografie), per le pesanti assenze istituzionali e per la scarsa trasparenza organizzativa, che per il valore artistico e culturale dei suoi appuntamenti. Per non parlare del ruolo del Comune di Udine che, da quanto ci è dato sapere, non è stato minimamente coinvolto nella progettazione.

"Evidentemente, tutto questo non basta a ripensare il ruolo di "Bianco e Nero", né a mettere in discussione i suoi cospicui finanziamenti - conclude il democratico - perché probabilmente questa manifestazione risponde a interessi che poco hanno a che vedere con quelli culturali".