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Pdl: Baritussio, ridare operatività di Cirmont

19.04.2012
15:00
(ACON) Trieste, 19 apr - COM/MPB - "Ridare piena operatività a Cirmont, il Centro internazionale di ricerca per la montagna".

A chiederlo è stato il consigliere regionale del Pdl Franco Baritussio, che sull'argomento ha presentato un'interrogazione.

"Cirmont - ha spiegato il vicecapogruppo Pdl - è attivo dal 2002 per volere della Regione, dell'Università di Udine e dell'allora Istituto nazionale per la montagna (Imont) di Roma. Organismo quest'ultimo sostituito dall'Ente italiano montagna (Eim), poi soppresso dal legislatore nazionale nel 2010.

"In seguito, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, le relative quote societarie (pari al 51% del capitale di Cirmont) sono state ricollocate presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Una situazione che ha determinato l'impossibilità di ricostituire il Consiglio di amministrazione di Cirmont, scaduto nel 2011, causa la mancata indicazione del rappresentante del socio di maggioranza.

"Nonostante tutto - ha sottolineato Baritussio - il Centro è pienamente operativo con diversi progetti di ricerca vinti su base competitiva, dando lavoro a cinque persone altamente qualificate (laureati e dottori di ricerca) e producendo risultati che hanno avuto, e hanno, ricadute positive sul territorio montano".

Per questo il consigliere ha chiesto al presidente Tondo "se non ritenga opportuno intervenire presso la Presidenza del Consiglio dei ministri affinché la stessa indichi il proprio rappresentante, consentendo così la nomina del nuovo CdA di Cirmont, prevista all'ordine del giorno dell'assemblea dei soci che si terrà il prossimo 7 maggio 2012".

All'interrogazione ha risposto l'assessore Angela Brandi, confermando una piena condivisione dei contenuti del documento da parte della Giunta regionale e assicurando un intervento per garantire piena operatività a Cirmont attraverso il suo CdA. Una replica che ha soddisfatto il consigliere Baritussio, secondo il quale era importante conoscere la volontà dell'amministrazione regionale rispetto al futuro del Centro.