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CR: Autorità di bacino, relatore maggioranza Galasso (3)

19.04.2012
15:46
(ACON) Trieste, 19 apr - RC - La riallocazione delle funzioni dell'Autorità di bacino regionale è quanto si prefissa la proposta che l'Aula si appresta a esaminare e approvare.

Cosa sia l'Autorità di bacino, lo ha spiegato il relatore di maggioranza, Daniele Galasso (Pdl): istituita dalla legge regionale n. 16 del 2002 (riassetto organizzativo e funzionale in materia di difesa del suolo e di demanio idrico), è un ente di diritto pubblico con propria personalità giuridica, che opera secondo principi di autonomia e in diretto coordinamento con il presidente della Regione. Le sue principali funzioni sono l'elaborazione e l'adozione dei Piani di bacino riferiti ai seguenti Bacini idrografici di rilievo regionale: del torrente Slizza; dei tributari della laguna di Marano e Grado, laguna compresa; del levante (a Est del bacino idrografico del fiume Isonzo e fino al confine di Stato).

In considerazione del quadro normativo statale, il quale presuppone la gestione a livello di distretto idrografico nazionale dei bacini idrografici regionali, nel 2009 sono stati nominati il Commissario (che è anche Segretario generale) e il Commissario sostituto dell'Autorità di bacino regionale. Gli incarichi, che scadevano l'8 aprile 2010, sono stati dapprima prorogati fino all'8 aprile 2011 quindi fino all'8 ottobre 2011, al 31 dicembre 2011 e, da ultimo, all'8 aprile 2012.

Ecco che si dispone la soppressione dell'Autorità di bacino regionale, cui consegue il passaggio alla Regione delle relative competenze e del personale. Galasso ha precisato che il personale attualmente impiegato presso l'Autorità è di 20 dipendenti, di cui 3 in comando presso altri enti, dislocati in 8 unità operative. Sotto il profilo della spesa, il costo del personale acquisito troverebbe copertura negli 1,15 milioni di euro che la Regione stanzia annualmente per sostenere le spese di funzionamento dell'Ente. Ad ogni modo, dall'operazione ne conseguirebbe un migliore utilizzo del personale e un sicuro risparmio di risorse, dato che il trattamento economico previsto per il Segretario generale dell'Autorità (al quale è stato equiparato quello del Commissario) è pari a quello di un dirigente regionale con qualifica di direttore centrale.

Quanto agli articoli, non essendoci state modifiche in IV Commissione consiliare, sono stati proposti come presentati dallo stesso Galasso con Danilo Narduzzi (LN) ed Edoardo Sasco (UDC): l'articolo 1 fissa la data di soppressione dell'Autorità all'entrata in vigore della legge; il 2 dispone il subentro della Regione nelle funzioni e nei rapporti giuridici instaurati dall'Autorità; nel 3, il procedimento di approvazione dei Piani di bacino è ridefinito e reso coerente con le esigenze del processo di Valutazione ambientale strategica (VAS); il 4 dispone le abrogazioni delle norme che oggi disciplinano l'Autorità; il 5 prevede la copertura finanziaria, pari a 50.000 euro, delle spese connesse al commissariamento in atto; il 6 dispone l'entrata in vigore della legge il giorno dopo la sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione (BUR).

Il relatore ha, quindi, preannunciato degli emendamenti sull'allungamento dei termini del Commissario liquidatore; sul trasferimento del personale; sull'adeguamento finanziario. E già in sede di IV Commissione, l'assessore Luca Ciriani aveva preannunciato degli articoli ulteriori per superare l'impasse che ha causato la revoca, da parte del Governo, dello stato di emergenza della laguna di Marano e Grado, nonché garantire la messa in sicurezza degli argini del fiume Tagliamento in collaborazione con la Regione Veneto.

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