CR: Autorità di bacino, relatore maggioranza Galasso (3)
(ACON) Trieste, 19 apr - RC - La riallocazione delle funzioni
dell'Autorità di bacino regionale è quanto si prefissa la
proposta che l'Aula si appresta a esaminare e approvare.
Cosa sia l'Autorità di bacino, lo ha spiegato il relatore di
maggioranza, Daniele Galasso (Pdl): istituita dalla legge
regionale n. 16 del 2002 (riassetto organizzativo e funzionale in
materia di difesa del suolo e di demanio idrico), è un ente di
diritto pubblico con propria personalità giuridica, che opera
secondo principi di autonomia e in diretto coordinamento con il
presidente della Regione. Le sue principali funzioni sono
l'elaborazione e l'adozione dei Piani di bacino riferiti ai
seguenti Bacini idrografici di rilievo regionale: del torrente
Slizza; dei tributari della laguna di Marano e Grado, laguna
compresa; del levante (a Est del bacino idrografico del fiume
Isonzo e fino al confine di Stato).
In considerazione del quadro normativo statale, il quale
presuppone la gestione a livello di distretto idrografico
nazionale dei bacini idrografici regionali, nel 2009 sono stati
nominati il Commissario (che è anche Segretario generale) e il
Commissario sostituto dell'Autorità di bacino regionale. Gli
incarichi, che scadevano l'8 aprile 2010, sono stati dapprima
prorogati fino all'8 aprile 2011 quindi fino all'8 ottobre 2011,
al 31 dicembre 2011 e, da ultimo, all'8 aprile 2012.
Ecco che si dispone la soppressione dell'Autorità di bacino
regionale, cui consegue il passaggio alla Regione delle relative
competenze e del personale. Galasso ha precisato che il personale
attualmente impiegato presso l'Autorità è di 20 dipendenti, di
cui 3 in comando presso altri enti, dislocati in 8 unità
operative. Sotto il profilo della spesa, il costo del personale
acquisito troverebbe copertura negli 1,15 milioni di euro che la
Regione stanzia annualmente per sostenere le spese di
funzionamento dell'Ente. Ad ogni modo, dall'operazione ne
conseguirebbe un migliore utilizzo del personale e un sicuro
risparmio di risorse, dato che il trattamento economico previsto
per il Segretario generale dell'Autorità (al quale è stato
equiparato quello del Commissario) è pari a quello di un
dirigente regionale con qualifica di direttore centrale.
Quanto agli articoli, non essendoci state modifiche in IV
Commissione consiliare, sono stati proposti come presentati dallo
stesso Galasso con Danilo Narduzzi (LN) ed Edoardo Sasco (UDC):
l'articolo 1 fissa la data di soppressione dell'Autorità
all'entrata in vigore della legge; il 2 dispone il subentro della
Regione nelle funzioni e nei rapporti giuridici instaurati
dall'Autorità; nel 3, il procedimento di approvazione dei Piani
di bacino è ridefinito e reso coerente con le esigenze del
processo di Valutazione ambientale strategica (VAS); il 4 dispone
le abrogazioni delle norme che oggi disciplinano l'Autorità; il 5
prevede la copertura finanziaria, pari a 50.000 euro, delle spese
connesse al commissariamento in atto; il 6 dispone l'entrata in
vigore della legge il giorno dopo la sua pubblicazione nel
Bollettino ufficiale della Regione (BUR).
Il relatore ha, quindi, preannunciato degli emendamenti
sull'allungamento dei termini del Commissario liquidatore; sul
trasferimento del personale; sull'adeguamento finanziario. E già
in sede di IV Commissione, l'assessore Luca Ciriani aveva
preannunciato degli articoli ulteriori per superare l'impasse che
ha causato la revoca, da parte del Governo, dello stato di
emergenza della laguna di Marano e Grado, nonché garantire la
messa in sicurezza degli argini del fiume Tagliamento in
collaborazione con la Regione Veneto.
(immagini tv)
(segue)