IdV:Agnola,riforma sanità, forte rischio di non concluderla
(ACON) Trieste, 20 apr - COM/MPB - Severo il giudizio del
consigliere regionale Enio Agnola (IDV), componente della III
Commissione sanità, sulla riforma della sanità annunciata dal
presidente Renzo Tondo.
"Considero politicamente ed eticamente scorretto avviare un
processo di riforma di quello che è il settore di gran lunga più
importante della Regione, per impatto finanziario e sui
cittadini, ben sapendo che non potrà essere portato a termine
entro il mandato di legislatura. La finalità elettorale
dell'iniziativa segue al fallimento politico dei 4 anni già
trascorsi ben evidenziati dal mai spiegato accantonamento
dell'assessore Kosic, mai sostituito, dato che è a tutti evidente
che l'interim del presidente segna solo i tempi di una assenza
istituzionale ben presente in tutti i settori della sanità
regionale.
"Temiamo un processo inconcludente e pericoloso come quello della
riforma delle comunità montane dove ai commissariamenti sono
seguiti oltre due anni di paralisi con l'aggravante che qui sono
in gioco la salute e l'assistenza di tutta la popolazione
regionale.
"Partere dall'Azienda Unica - continua Agnola - vuol dire
cominciare a costruire la casa dal tetto con il solo scopo di
poter affermare di aver tagliato qualche poltrona di qualche
dirigente, che peraltro continuerà a rimanere a busta paga della
Regione, mentre invece il vero problema è quello, come diciamo da
tempo, di una razionalizzazione dei servizi sanitari e una
ristrutturazione dei servizi socio-assistenziali che sono il
punto più delicato, riguardando i cittadini più deboli che
certamente non possono spostarsi per trovare i servizi migliori.
"Le riforme vere si fanno a inizio legislatura dando a se stessi,
agli operatori e ai cittadini la possibilità di verificare la
bontà delle scelte che vanno realizzate in un percorso di
consapevolezza e di condivisione costruita nel tempo.
"Quale spirito può animare le migliaia di operatori chiamati a
confrontarsi con una bozza di riforma - conclude Agnola - che
vedrà un clima avvelenato dalla contesa elettorale e dalle spinte
territoriali che impediranno di mettere a punto scelte chiare,
con la certezza di ritrovarsi di fronte nella primavera del 2013
una nuova classe politica che avrà il pieno diritto di avere una
propria visione e di applicarla?".