PD: Moretton, continua balletto responsabilità su terza corsia
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/AB - Abbiamo capito che l'incontro
romano di Tondo, Savino e Riccardi alla Cassa depositi e prestiti
non ha sortito novità circa il finanziamento dei novecento
milioni di euro necessari al finanziamento della terza corsia
dell'A4.
Pur essendo forse una buona notizia, è però datata perché risale
a novembre 2011, quando l'allora amministratore delegato di
Autovie, Dario Melò, poi approdato ad altri lidi, strappò a Cassa
depositi e prestiti il medesimo risultato. Quindi nulla è per ora
cambiato.
Questo il giudizio di Gianfranco Moretton, capogruppo PD in
Consiglio regionale, che prosegue.
Peraltro, è noto a tutti che il pacchetto del finanziamento di
due miliardi e trecento milioni sia unitario, che non può
prescindere dalla risoluzione delle altre fondamentali questioni
legate alle garanzie, tutte nelle mani della Regione. Il tempo
pare quindi dare ragione a chi, più che un gufo, aveva invece
colto per tempo le problematiche e le criticità di un'operazione
certamente ambiziosa, ma che non teneva in considerazione la
sproporzione dei mezzi finanziari necessari rispetto alla modesta
realtà regionale, oltre che ai mutati scenari dei mercati
finanziari, e soprattutto in un contesto di totale assenza di
interventi pubblici statali per un'opera di interesse nazionale.
E ciò mettendo in evidenza l'ennesima riprova della debolezza del
peso politico della Regione.
Oggi, al poco invidiabile bivio in cui si trova Tondo nel dover
scegliere se accettare le pesanti condizioni per chiudere un
finanziamento a qualunque costo pur di ben figurare, piuttosto
che rivedere con spirito critico l'impostazione assunta, c'è da
augurarsi che prevalga la saggezza del buon padre di famiglia.
Diversamente, le conseguenze sarebbero drammaticamente pesanti
per la Regione e tutto il sistema regionale. In questo caso,
Tondo passerebbe senz'altro alla storia per essere stato quel
presidente che ha indebitato a dismisura la Regione, ingessandone
il bilancio per i prossimi trent'anni.