IV Comm: audizione Ares su certificazione immobili (2)
(ACON) Trieste, 24 apr - RC - Dell'Agenzia regionale per
l'edilizia sostenibile, la responsabile tecnica, Angela Sanchini,
ha fatto presente alla IV Commissione che da fine dicembre 2011
riceve tutte le certificazioni (ACE, VEA, autocertificazioni) e
che a metà 2011 gli ACE ricevuti sono stati 12.400, con la
percentuale maggiore, il 23%, relativa alla classe più bassa, la
G (la migliore è la A+, ma vede solo lo 0,57% delle
certificazioni). Oggi i certificati sono inseriti manualmente in
un database. Da giugno prossimo sarà attivo un portale telematico
per agevolare l'invio, da parte dei professionisti e dei
cittadini, dei certificati energetici e VEA, nonché delle
autodichiarazioni del proprietario; tale portale consentirà di
realizzare statistiche sull'applicazione della normativa in
materia e ridurrà gli errori in fase di redazione dei
certificati.
Attualmente Ares effettua controlli formali sui certificati, atti
a verificare la mera conformità della compilazione. Ma sarà
necessario stabilire al più presto una procedura in modo da poter
avviare anche i controlli a campione sui calcoli eseguiti e i
controlli in cantiere, così come avviato da altre Regioni.
Attraverso il controllo dei certificati - ha aggiunto la Sanchini
- ARES intende tutelare il cittadino che richiede la
certificazione e che ha diritto a ricevere un prodotto di
qualità; in secondo luogo, il sistema dei controlli servirà a
tutelare quei certificatori che lavorano con professionalità e
sono convinti della validità delle certificazioni quale strumento
di promozione dell'efficienza energetica in edilizia.
Dal 31 ottobre 2011 la certificazione energetica degli edifici è
sostituita dalla certificazione VEA per i seguenti interventi
edilizi: nuova costruzione, nel caso in cui la superficie netta
totale sia superiore a 50 metri quadrati; ampliamento, nel caso
in cui il volume risulti superiore al 20 per cento rispetto a
quello esistente e comunque nei casi in cui la superficie netta
dell'ampliamento sia superiore a 50 metri quadrati;
ristrutturazione. Dal 1 gennaio 2012, la certificazione VEA è
obbligatoria anche per i seguenti casi: restauro e risanamento
conservativo; manutenzione straordinaria nel caso in cui si
eseguano lavori che modificano le prestazioni energetiche o
ambientali dell'immobile o degli impianti; attività edilizia
libera nel caso in cui siano eseguiti lavori che modificano le
prestazioni energetiche o ambientali e nel caso in cui, per
l'esecuzione di tali lavori, siano stati richiesti incentivi di
qualsiasi natura.
Non appena sarà approvato il Protocollo Itaca nazionale (entro il
2012), si potranno approvare i protocolli relativi agli immobili
commerciali, industriali, scolastici e ricettivi. Per le altre
destinazioni d'uso, per i trasferimenti a titolo oneroso e per le
locazioni rimangono in vigore le disposizioni della normativa
nazionale del 2005 e 2009. A regime, dunque, VEA dovrà sostituire
la certificazione energetica nazionale.
In Friuli Venezia Giulia la certificazione parte dal progetto,
poi il certificatore deve controllare almeno due volte i lavori
in cantiere: A fine lavori, se è tutto regolare, rilascia la
certificazione; il certificatore dev'essere una persona
totalmente esterna. Un vulnus della legge regionale sta nel
riconoscimento dei certificatori esterni, oggi non previsto, a
differenza delle altre Regioni (la Lombardia, ad esempio,
riconosce i nostri).
La nostra Regione ha deciso di non applicare in toto il
Protocollo nazionale Itaca in quanto si è optato per una
semplificazione delle schede da compilare sia per quanto riguarda
la certificazione dell'intero edificio, nuovo o restaurato, sia
quando si tratta di un intervento a un'unità singola o di
edilizia libera.
Non da ultimo - ha reso noto la dirigente - noi facciamo
riferimento alle sanzioni nazionali, però per la mancata
indicazione dell'Indice di prestazione energetica negli annunci
commerciali di vendita non sono previste sanzioni né a livello
regionale né nazionale.
(fine)