PD: Moretton, riforma sanità deve trovare il più ampio consenso
(ACON) Trieste, 24 apr - COM/AB - Troppo semplicistica la
formula di Tondo in merito al riordino che intende fare per il
Servizio sanitario regionale. Il rischio si traduce come sempre
in un nulla di fatto.
La critica viene mossa da Gianfranco Moretton, capogruppo PD in
Consiglio regionale, a giudizio del quale quando si annunciano
riforme, come ha fatto Tondo, significa non avere chiaro il
programma nella sua reale esecuzione e nella ricaduta che avviene
nella società.
Non basta dire "meno cravatte e colletti bianchi, più medici e
infermieri", se non si dice anche come saranno distribuiti, quali
eccellenze si vogliono creare e perché si andrebbe a migliorare
l'organizzazione sanitaria. Una formula propagandistica che va
molto di moda in questo momento in cui si cerca il populismo a
effetto e non l'effetto di una buona riforma.
Se si considera poi che la riforma non deve e non può riguardare
solo questo Governo regionale, che ormai è agli sgoccioli, è
altrettanto vero che una buona riforma, oltre a essere annunciata
va anche condivisa tra il maggior numero di forze politiche
possibili rappresentate in regione.
Ciò che fa maggior specie - conclude Moretton - è il rischio
emergente di qualcosa buttato là che poi ci penserà chi verrà. Se
così fosse, si tratterebbe non solo di una perdita di tempo, ma
anche e soprattutto di un grave sconvolgimento, senza effetto, in
un settore delicato che tocca da vicino la sensibilità dei
cittadini. Ecco perché Tondo, oltre all'enunciato, dovrebbe
sentirsi responsabilmente coinvolto e impegnato a proporre in
Consiglio una riforma che trovi il più ampio consenso.