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PD: Moretton, riforma sanità deve trovare il più ampio consenso

24.04.2012
17:21
(ACON) Trieste, 24 apr - COM/AB - Troppo semplicistica la formula di Tondo in merito al riordino che intende fare per il Servizio sanitario regionale. Il rischio si traduce come sempre in un nulla di fatto.

La critica viene mossa da Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, a giudizio del quale quando si annunciano riforme, come ha fatto Tondo, significa non avere chiaro il programma nella sua reale esecuzione e nella ricaduta che avviene nella società.

Non basta dire "meno cravatte e colletti bianchi, più medici e infermieri", se non si dice anche come saranno distribuiti, quali eccellenze si vogliono creare e perché si andrebbe a migliorare l'organizzazione sanitaria. Una formula propagandistica che va molto di moda in questo momento in cui si cerca il populismo a effetto e non l'effetto di una buona riforma.

Se si considera poi che la riforma non deve e non può riguardare solo questo Governo regionale, che ormai è agli sgoccioli, è altrettanto vero che una buona riforma, oltre a essere annunciata va anche condivisa tra il maggior numero di forze politiche possibili rappresentate in regione.

Ciò che fa maggior specie - conclude Moretton - è il rischio emergente di qualcosa buttato là che poi ci penserà chi verrà. Se così fosse, si tratterebbe non solo di una perdita di tempo, ma anche e soprattutto di un grave sconvolgimento, senza effetto, in un settore delicato che tocca da vicino la sensibilità dei cittadini. Ecco perché Tondo, oltre all'enunciato, dovrebbe sentirsi responsabilmente coinvolto e impegnato a proporre in Consiglio una riforma che trovi il più ampio consenso.