News


Presidente Franz: quanto prima nuova disciplina orari negozi

26.04.2012
16:09
(ACON) Trieste, 26 apr - COM/AB - "In un momento come l'attuale, in cui il fronte del NO alla deregulation nel commercio è sempre più ampio ed eterogeneo accomunando partiti sia di destra che di sinistra, la Chiesa Cattolica, i sindacati dei lavoratori e la Confcommercio, la Regione deve dare un segnale forte, ribadendo la propria competenza esclusiva in materia, affinché si giunga all'approvazione di una nuova legge che riaffermi un limite massimo e inderogabile alle aperture domenicali e festive, valevole per tutti gli esercizi commerciali indipendentemente da metratura e localizzazione, superando così anche quelle incertezze interpretative che si sono venute a creare a seguito di alcune pronunce del TAR". A dirlo è il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, che interviene sulla questione delle aperture domenicali proprio all'indomani della decisione di molti commercianti della regione di alzare le serrande anche in occasione della Festa della Liberazione.

"Il regime di deregulation - aggiunge Franz - che dopo aver indotto i negozianti a tenere aperto il 25 aprile permetterà loro di alzare le serrande persino in occasione del primo maggio, festa simbolo per tutti i lavoratori e grande conquista di civiltà, sta producendo effetti sui quali è necessario riflettere. Innanzitutto, a 6 mesi ormai dall'entrata in vigore del decreto Salva Italia, si può constatare come la liberalizzazione degli orari e delle giornate di apertura dei negozi non abbia determinato alcun effetto propulsivo per l'economia del Paese, dal momento che i consumi delle famiglie italiane, a causa di salari che sono tra i più bassi dell'Unione europea e di una imposizione fiscale sempre più soffocante, sono regrediti addirittura ai livelli di 30 anni fa". "Conseguentemente, sono numerose le attività commerciali, soprattutto di dimensioni medio piccole, che si vedono costrette a chiudere i battenti visto che, dovendosi adeguare alla politica del sempre aperto pur in mancanza di alcun incremento del volume di affari, si trovano a sostenere costi fissi di gestione troppo alti".

"Le cose non vanno di certo meglio sul fronte occupazionale - puntualizza il presidente del Consiglio regionale - visto che a fronte del proliferare di nuove forme di precariato, con i lavoratori che ormai vengono reclutati sistematicamente a chiamata solo per il week end e spesso senza neppure la maggiorazione prevista per i giorni festivi, sono migliaia in Friuli Venezia Giulia i professionisti del commercio che hanno rassegnato le proprie dimissioni davanti alla prospettiva di dover trascorrere al lavoro domeniche e festività".

"Gravi implicazioni si verificano anche in ambito socio familiare, essendo diventato sempre più difficile per gli addetti del settore, che in regione sono costituiti per ben l'80% da donne, riuscire a conciliare i tempi del lavoro con quelli da dedicare alla famiglia: e questo è ancor più grave in una regione come la nostra, che già oggi fa registrare un tasso di natalità tra i più bassi del Paese".

"È quindi urgente che le forze politiche regionali raggiungano un accordo - conclude Franz - che permetta di giungere in tempi brevi a una nuova disciplina degli orari dei negozi, perché la totale assenza di regole non giova a nessuno".