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VI Comm: audizioni concorso dirigenti scolastici

02.05.2012
16:44
(ACON) Trieste, 2 mag - RC - A dir poco perplessi sull'esito del concorso. Si sono definiti così i cinque insegnanti che alla VI Commissione consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl), hanno raccontato dello svolgimento in area regionale appunto del concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici.

Così i dati: a luglio 2011, viene bandito il concorso per 2.386 dirigenti scolastici con prova di preselezione unica nazionale (due prove scritte, una prova orale), di cui 43 destinati al ruolo regionale delle scuole con lingua d'insegnamento italiana del Friuli Venezia Giulia e 3 per la lingua slovena. A ottobre, a Trieste prendono parte alla preselezione nazionale 404 candidati su 498 che han fatto domanda; in 122 superano la prova: il 31% di idonei su una media nazionale del 25%. Nel frattempo era stata nominata la Commissione esaminatrice, unica per i dirigenti scolastici delle scuole di lingua italiana e di lingua slovena. A dicembre, sempre a Trieste, si svolgono le due prove scritte, una con profilo teorico e una con profilo operativo, secondo tracce formulate dall'Ufficio scolastico regionale (dunque differiscono da regione a regione). Il 9 gennaio 2011, la Commissione giudicatrice iniziava le correzioni degli scritti e le terminava, prima in assoluto, il 7 marzo ammettendo agli orali solo 36 candidati su 117 per i 43 posti nelle scuole di lingua italiana e 2 candidati su 3 per i 3 posti nelle scuole di lingua slovena. L'8 marzo viene pubblicato l'elenco degli ammessi agli orali.

A questo punto iniziano i ricorsi di più della metà degli esclusi alle prove orali, a cominciare dal denunciare i criteri di valutazione che, a differenza delle altre regioni, in Friuli Venezia Giulia non sono stati resi noti se non quando i candidati hanno fatto richiesta di accesso agli atti, una volta conosciuti i nomi degli ammessi. Sono così emersi alcuni aspetti alquanto singolari, tra cui il fatto che sugli elaborati degli esclusi non c'è alcun segno di correzione o revisione e che i commissari hanno impiegato non più di 10 minuti per correggerli (si tratta di compiti di diversi fogli di protocollo scritti a mano, dunque con anche la difficoltà che viene dal leggere più grafie).

A detta degli intervenuti in Consiglio regionale, la Commissione giudicatrice avrebbe violato il principio di economicità non garantendo la copertura dei posti messi a concorso e nemmeno un'adeguata valutazione, attraverso le prove orali, di un congruo numero di candidati da cui selezionare quelli più preparati professionalmente. Il 9 maggio prossimo, si terrà presso il TAR l'udienza di sospensiva del concorso. Ciò che questi insegnanti desiderano emerga è su che base sono stati scartati, visto che non c'è alcun segno sui loro elaborati, e dunque il livello qualitativo della loro preparazione, che difendono fermamente.

Non da ultimo, i posti vacanti che non saranno coperti sono dell'ordine di 11 unità, con altri 15 già denunciati dai sindacati.

Ai docenti, il sostegno e l'interessamento di Edoardo Sasco (UDC), Franco Codega (PD), Roberto Asquini (Misto), Enio Agnola (Idv).

(foto; immagini tv)