VI Comm: audizioni concorso dirigenti scolastici
(ACON) Trieste, 2 mag - RC - A dir poco perplessi sull'esito
del concorso. Si sono definiti così i cinque insegnanti che alla
VI Commissione consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl),
hanno raccontato dello svolgimento in area regionale appunto del
concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti
scolastici.
Così i dati: a luglio 2011, viene bandito il concorso per 2.386
dirigenti scolastici con prova di preselezione unica nazionale
(due prove scritte, una prova orale), di cui 43 destinati al
ruolo regionale delle scuole con lingua d'insegnamento italiana
del Friuli Venezia Giulia e 3 per la lingua slovena. A ottobre, a
Trieste prendono parte alla preselezione nazionale 404 candidati
su 498 che han fatto domanda; in 122 superano la prova: il 31% di
idonei su una media nazionale del 25%. Nel frattempo era stata
nominata la Commissione esaminatrice, unica per i dirigenti
scolastici delle scuole di lingua italiana e di lingua slovena. A
dicembre, sempre a Trieste, si svolgono le due prove scritte, una
con profilo teorico e una con profilo operativo, secondo tracce
formulate dall'Ufficio scolastico regionale (dunque differiscono
da regione a regione). Il 9 gennaio 2011, la Commissione
giudicatrice iniziava le correzioni degli scritti e le terminava,
prima in assoluto, il 7 marzo ammettendo agli orali solo 36
candidati su 117 per i 43 posti nelle scuole di lingua italiana e
2 candidati su 3 per i 3 posti nelle scuole di lingua slovena.
L'8 marzo viene pubblicato l'elenco degli ammessi agli orali.
A questo punto iniziano i ricorsi di più della metà degli esclusi
alle prove orali, a cominciare dal denunciare i criteri di
valutazione che, a differenza delle altre regioni, in Friuli
Venezia Giulia non sono stati resi noti se non quando i candidati
hanno fatto richiesta di accesso agli atti, una volta conosciuti
i nomi degli ammessi. Sono così emersi alcuni aspetti alquanto
singolari, tra cui il fatto che sugli elaborati degli esclusi non
c'è alcun segno di correzione o revisione e che i commissari
hanno impiegato non più di 10 minuti per correggerli (si tratta
di compiti di diversi fogli di protocollo scritti a mano, dunque
con anche la difficoltà che viene dal leggere più grafie).
A detta degli intervenuti in Consiglio regionale, la Commissione
giudicatrice avrebbe violato il principio di economicità non
garantendo la copertura dei posti messi a concorso e nemmeno
un'adeguata valutazione, attraverso le prove orali, di un congruo
numero di candidati da cui selezionare quelli più preparati
professionalmente. Il 9 maggio prossimo, si terrà presso il TAR
l'udienza di sospensiva del concorso. Ciò che questi insegnanti
desiderano emerga è su che base sono stati scartati, visto che
non c'è alcun segno sui loro elaborati, e dunque il livello
qualitativo della loro preparazione, che difendono fermamente.
Non da ultimo, i posti vacanti che non saranno coperti sono
dell'ordine di 11 unità, con altri 15 già denunciati dai
sindacati.
Ai docenti, il sostegno e l'interessamento di Edoardo Sasco
(UDC), Franco Codega (PD), Roberto Asquini (Misto), Enio Agnola
(Idv).
(foto; immagini tv)