UDC: Sasco, non più rinviabile riforma Autonomie locali
(ACON) Trieste, 3 mag - COM/AB - Nella contesa con lo Stato
riguardo alle diverse bocciature delle nostre leggi regionali,
bisogna innanzitutto pretendere che sia fatta definitiva
chiarezza sui rapporti reciproci per salvaguardare la nostra
autonomia speciale e contemporaneamente ragionare sulla diversità
delle competenze, senza alcuna sovrapposizione impropria.
Interviene così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo
Sasco, nella discussione apertasi in merito all'ennesima
impugnazione di leggi della nostra Regione da parte del Governo
nazionale
Le Province sono organi costituzionali, con legge costituzionale
lo Stato le può anche abolire e questa abolizione riguarderebbe
anche quelle presenti nelle Regioni autonome - aggiunge Sasco - e
in quel caso dovremmo pensare ad altri strumenti di area vasta,
altrimenti denominati.
Altro discorso è il loro ordinamento a legislazione vigente -
afferma l'esponente dell'UDC - dove credo che la nostra
competenza sia piena e inequivocabile. Possiamo, in altre parole,
prevedere altre forme di governo delle Province, puntando però a
modalità semplici, contenute di numero e di costi, in sintonia
con l'attuale clima di austerità nazionale.
Come più volte sostenuto - conclude Sasco - la specialità
regionale va esercitata più che invocata. La nostra realtà,
certamente diversa da quella nazionale, richiede però la riforma
dell'intero impianto delle Autonomie locali della nostra Regione.
Non l'abbiamo fatto finora e la sfida che abbiamo di fronte è di
portarla a termine prima della fine delle legislatura, evitando
di entrare in conflitto con lo Stato, anticipandolo con
iniziative legislative rientranti nella nostra competenza
autonoma e speciale.