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UDC: Sasco, non più rinviabile riforma Autonomie locali

03.05.2012
17:06
(ACON) Trieste, 3 mag - COM/AB - Nella contesa con lo Stato riguardo alle diverse bocciature delle nostre leggi regionali, bisogna innanzitutto pretendere che sia fatta definitiva chiarezza sui rapporti reciproci per salvaguardare la nostra autonomia speciale e contemporaneamente ragionare sulla diversità delle competenze, senza alcuna sovrapposizione impropria.

Interviene così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo Sasco, nella discussione apertasi in merito all'ennesima impugnazione di leggi della nostra Regione da parte del Governo nazionale

Le Province sono organi costituzionali, con legge costituzionale lo Stato le può anche abolire e questa abolizione riguarderebbe anche quelle presenti nelle Regioni autonome - aggiunge Sasco - e in quel caso dovremmo pensare ad altri strumenti di area vasta, altrimenti denominati.

Altro discorso è il loro ordinamento a legislazione vigente - afferma l'esponente dell'UDC - dove credo che la nostra competenza sia piena e inequivocabile. Possiamo, in altre parole, prevedere altre forme di governo delle Province, puntando però a modalità semplici, contenute di numero e di costi, in sintonia con l'attuale clima di austerità nazionale.

Come più volte sostenuto - conclude Sasco - la specialità regionale va esercitata più che invocata. La nostra realtà, certamente diversa da quella nazionale, richiede però la riforma dell'intero impianto delle Autonomie locali della nostra Regione. Non l'abbiamo fatto finora e la sfida che abbiamo di fronte è di portarla a termine prima della fine delle legislatura, evitando di entrare in conflitto con lo Stato, anticipandolo con iniziative legislative rientranti nella nostra competenza autonoma e speciale.