PD: Iacop, serve una riforma complessiva del sistema Enti locali
(ACON) Trieste, 4 mag - COM/AB - Il governo boccia la legge
regionale 3 del 2012, con riferimento all'articolo 1 che
prevedeva la conferma delle norme regionali riguardo l'elezione
degli organi istituzionali delle Province.
Nella sostanza, il Consiglio regionale all'inizio del mese di
marzo scorso aveva deciso di non applicare il decreto Salva
Italia di Monti che trasformava le Province in enti di secondo
grado, con la nomina degli organi istituzionali da parte dei
sindaci.
I limiti del provvedimento legislativo regionale - afferma il
consigliere regionale del PD Franco Iacop - da noi evidenziati in
Aula, sono stati confermati dall'ennesima bocciatura del Governo
riguardo la produzione delle leggi durante questi ultimi quattro
anni di governo Tondo.
Un sistema di legiferare pasticciato e contraddittorio - continua
Iacop - che ha dovuto sottostare ai diktat del presidente della
Provincia di Udine e segretario regionale della Lega Nord Pietro
Fontanini, con il solo scopo di sottrarsi a una effettiva
riorganizzazione dell'assetto istituzionale che riguarda le
Province e l'intero sistema delle Autonomie locali in Friuli
Venezia Giulia.
Mentre nel resto del Paese - continua il consigliere regionale
del PD - è già partita la semplificazione, tanto auspicata da
tutti, del sistema istituzionale con il superamento delle
Province, ente intermedio e sovrapposto a Comuni e Regione, qui
la Lega ha voluto conservare poltrone e potere.
Si evidenzia ulteriormente l'incapacità dell'intera maggioranza
di centrodestra nell'affrontare seriamente il tema delle riforme
e si conferma la confusione e l'inerzia in cui si trova la Giunta
Tondo nel gestire il sistema di governo delle Autonomie locali
con ricadute estremamente negative per la gestione dei servizi e
per gli investimenti dei comuni.
Vi è l'assoluta necessità - conclude l'ex assessore regionale
alle autonomie locali - di approvare, nei dieci mesi che mancano
alla fine della legislatura e quindi con tutto il tempo
necessario, una riforma complessiva del sistema Regione-Autonomie
locali ripartendo proprio dalle disposizioni contenute nella
legge regionale n.1/2006.