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Terremoto in Friuli del 1976: il ricordo del presidente Franz

04.05.2012
13:24
(ACON) Trieste, 4 mag - AB - Faceva caldo quel giorno, un caldo anomalo per essere i primi di maggio. E proprio al calar della sera, intorno alle nove, ecco quel boato forte, lontano, pauroso. Non poteva esser stato un tuono. I primi soccorsi arrivarono subito, ma soltanto la mattina dopo, quando il buio della notte lasciò spazio alle prime luci dell'alba, l'immane tragedia che l'Orcolat aveva generato prese corpo nelle sue dimensioni reali.

È il ricordo di quella tragica sera del 6 maggio del 1976 dell'allora quindicenne Maurizio Franz, oggi presidente del Consiglio regionale, un ricordo comune a migliaia di persone che dopo 36 anni non è mai sbiadito.

Nella ricorrenza del sisma, il presidente Franz vuole rendere omaggio, senza retorica, a quell'evento che si portò via mille vite, colpì un'area di quasi seimila chilometri quadrati, interessò 137 comuni: decine di migliaia i senzatetto, 200 bimbi persero i loro genitori, 20 non nacquero mai, i danni alle industrie causarono migliaia di disoccupati.

Sono cifre che vengono citate periodicamente - ha affermato Franz - ma che è bene richiamare per non dimenticare la portata di quella tragedia. Oggi il Friuli è rinato perché ha saputo rimboccarsi le maniche e ricostruire pietra su pietra, mattone su mattone, casa dopo casa, industria dopo industria, bottega dopo bottega, chiesa dopo chiesa, per guardare avanti ma anche per onorare chi quella sera trovò la morte sotto le macerie.

Il turista che viene da noi - così ancora il presidente del Consiglio regionale - se ignaro di quanto accadde, non può nemmeno immaginare cos'era il Friuli all'indomani di quel 6 maggio. Oggi vede luoghi operosi, ordinati, armoniosi: di tutto ciò va dato atto alla gente, ma anche a chi venne in soccorso stringendo con questa terra un legame indissolubile, a chi seppe guidare il post terremoto con scelte responsabili, lungimiranti, a volte innovative e con comportamenti irreprensibili, cristallini.

E se le grandi tragedie danno la dimensione di un popolo - ha concluso Franz - il Friuli ha assunto la sua con le risposte che ha saputo dare. Sono orgoglioso di farne parte.