Terremoto in Friuli del 1976: il ricordo del presidente Franz
(ACON) Trieste, 4 mag - AB - Faceva caldo quel giorno, un caldo
anomalo per essere i primi di maggio. E proprio al calar della
sera, intorno alle nove, ecco quel boato forte, lontano, pauroso.
Non poteva esser stato un tuono. I primi soccorsi arrivarono
subito, ma soltanto la mattina dopo, quando il buio della notte
lasciò spazio alle prime luci dell'alba, l'immane tragedia che
l'Orcolat aveva generato prese corpo nelle sue dimensioni reali.
È il ricordo di quella tragica sera del 6 maggio del 1976
dell'allora quindicenne Maurizio Franz, oggi presidente del
Consiglio regionale, un ricordo comune a migliaia di persone che
dopo 36 anni non è mai sbiadito.
Nella ricorrenza del sisma, il presidente Franz vuole rendere
omaggio, senza retorica, a quell'evento che si portò via mille
vite, colpì un'area di quasi seimila chilometri quadrati,
interessò 137 comuni: decine di migliaia i senzatetto, 200 bimbi
persero i loro genitori, 20 non nacquero mai, i danni alle
industrie causarono migliaia di disoccupati.
Sono cifre che vengono citate periodicamente - ha affermato Franz
- ma che è bene richiamare per non dimenticare la portata di
quella tragedia. Oggi il Friuli è rinato perché ha saputo
rimboccarsi le maniche e ricostruire pietra su pietra, mattone su
mattone, casa dopo casa, industria dopo industria, bottega dopo
bottega, chiesa dopo chiesa, per guardare avanti ma anche per
onorare chi quella sera trovò la morte sotto le macerie.
Il turista che viene da noi - così ancora il presidente del
Consiglio regionale - se ignaro di quanto accadde, non può
nemmeno immaginare cos'era il Friuli all'indomani di quel 6
maggio. Oggi vede luoghi operosi, ordinati, armoniosi: di tutto
ciò va dato atto alla gente, ma anche a chi venne in soccorso
stringendo con questa terra un legame indissolubile, a chi seppe
guidare il post terremoto con scelte responsabili, lungimiranti,
a volte innovative e con comportamenti irreprensibili,
cristallini.
E se le grandi tragedie danno la dimensione di un popolo - ha
concluso Franz - il Friuli ha assunto la sua con le risposte che
ha saputo dare. Sono orgoglioso di farne parte.