PD: Moretton, A4, l'isolamento della regione è confermato
(ACON) Trieste, 6 mag - COM/MPB - Il capogruppo del PD in
Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, circa l'ammodernamento
della A4, ricorda di aver avvertito in tutti i modi il presidente
della Giunta Renzo Tondo e l'assessore Riccardo Riccardi della
necessità di impegnare il Governo nazionale affinché
compartecipasse finanziariamente alla realizzazione degli
interventi, in quanto opera strategica di interesse nazionale e
internazionale, ma che Tondo ha sempre risposto che questo non
era possibile perché preferiva, da buon friulano, il fasìn di
besòi, mentre per l'assessore Riccardi nessuna opera autostradale
del Nord ha ottenuto finanziamenti dal Governo nazionale, e
quindi non sussiste ragione per perseguire tale strada.
Inutile l'insistenza del Gruppo PD nel sollecitare adeguate
iniziative a livello romano, con il risultato che dovrà essere la
nostra Regione ad accollarsi pesantissimi oneri - lamenta
Moretton -. Il risultato è che il governo Tondo passerà alla
storia per aver indebitato fin sopra la testa la Regione e tutto
il sistema regionale, con un mutuo di cui non si conoscono ancora
le condizioni economiche, presumibilmente assai pesanti.
Inoltre, quando dichiarato da Tondo e da Riccardi non risulta
corrispondente alla realtà - aggiunge il capogruppo PD -;infatti
la significativa azione del Governo per rilanciare l'economia,
particolarmente incentrata sulla realizzazione delle
infrastrutture per dare impulso anche al sistema occupazionale,
non contempla l'ampliamento a tre corsie dell'A4. Comprende
invece - annota Moretton - un'innumerevole serie di altri
interventi, anche alle concessionarie del nord Italia, che
potranno quindi fruire di ingenti finanziamenti statali.
Una situazione - sottolinea Moretton - che, contrariamente da
quanto sostenuto dal Commissario Riccardi, non è frutto delle
fantasie dell'opposizione, ma che trova riscontro nel fatto che
solo chi ha saputo muoversi adeguatamente sul piano politico e
tecnico ha avuto collaborazione dal Governo nazionale, mentre chi
ha preferito non agire, con il presupposto della autosufficienza,
è rimasto a bocca asciutta.
E' evidente che tale inerzia - fa notare il consigliere - ha
provocato una situazione insostenibile per il maggior costo del
pedaggio, che è tutto a carico del cittadino utente. Senza
contare poi il fatto che, se ci fosse stato l'intervento
governativo, sarebbe stato molto più agevole il ricorso al
mercato finanziario per reperire la somma residua necessaria alla
realizzazione dell'opera.