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PD: Moretton, A4, l'isolamento della regione è confermato

06.05.2012
16:10
(ACON) Trieste, 6 mag - COM/MPB - Il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton, circa l'ammodernamento della A4, ricorda di aver avvertito in tutti i modi il presidente della Giunta Renzo Tondo e l'assessore Riccardo Riccardi della necessità di impegnare il Governo nazionale affinché compartecipasse finanziariamente alla realizzazione degli interventi, in quanto opera strategica di interesse nazionale e internazionale, ma che Tondo ha sempre risposto che questo non era possibile perché preferiva, da buon friulano, il fasìn di besòi, mentre per l'assessore Riccardi nessuna opera autostradale del Nord ha ottenuto finanziamenti dal Governo nazionale, e quindi non sussiste ragione per perseguire tale strada.

Inutile l'insistenza del Gruppo PD nel sollecitare adeguate iniziative a livello romano, con il risultato che dovrà essere la nostra Regione ad accollarsi pesantissimi oneri - lamenta Moretton -. Il risultato è che il governo Tondo passerà alla storia per aver indebitato fin sopra la testa la Regione e tutto il sistema regionale, con un mutuo di cui non si conoscono ancora le condizioni economiche, presumibilmente assai pesanti.

Inoltre, quando dichiarato da Tondo e da Riccardi non risulta corrispondente alla realtà - aggiunge il capogruppo PD -;infatti la significativa azione del Governo per rilanciare l'economia, particolarmente incentrata sulla realizzazione delle infrastrutture per dare impulso anche al sistema occupazionale, non contempla l'ampliamento a tre corsie dell'A4. Comprende invece - annota Moretton - un'innumerevole serie di altri interventi, anche alle concessionarie del nord Italia, che potranno quindi fruire di ingenti finanziamenti statali.

Una situazione - sottolinea Moretton - che, contrariamente da quanto sostenuto dal Commissario Riccardi, non è frutto delle fantasie dell'opposizione, ma che trova riscontro nel fatto che solo chi ha saputo muoversi adeguatamente sul piano politico e tecnico ha avuto collaborazione dal Governo nazionale, mentre chi ha preferito non agire, con il presupposto della autosufficienza, è rimasto a bocca asciutta.

E' evidente che tale inerzia - fa notare il consigliere - ha provocato una situazione insostenibile per il maggior costo del pedaggio, che è tutto a carico del cittadino utente. Senza contare poi il fatto che, se ci fosse stato l'intervento governativo, sarebbe stato molto più agevole il ricorso al mercato finanziario per reperire la somma residua necessaria alla realizzazione dell'opera.