News


PD: Menis,sulle province centrodestra in cortocircuito

06.05.2012
16:58
(ACON) Trieste, 6 mag - COM/MPB - "Davanti all'ennesima bocciatura di una delle sue leggi - il "salva province" che tutta l'opposizione aveva a suo tempo criticato - il centrodestra regionale è andato in cortocircuito".

A dirlo è Paolo Menis (PD) secondo il quale le reazioni della maggioranza ben rappresentano lo stato confusionale in cui essa si trova. "Di fronte a un fatto così grave il presidente Tondo non ha saputo far di meglio che annunciare l'intenzione di resistere e denunciare un attacco alla specialità regionale - accusa Menis - secondo un copione che si ripete stancamente ad ogni impugnazione".

"Invece che avviare una seria riflessione sulle riforme di cui avrebbe bisogno questa regione, più volte promesse e mai realizzate - prosegue il democratico - si preferisce instaurare un clima da caccia alle streghe, come se il Friuli Venezia Giulia fosse vittima di una qualche forma di ritorsione che in realtà non esiste. Il punto è che le continue forzature della Lega Nord hanno di nuovo oltrepassato il limite della legalità, esattamente come accaduto con il welfare, e ciò costerà alla collettività tempo e risorse preziose, che ben più utilmente si sarebbero potute impiegare in quest'ultimo scorcio di legislatura".

"Oggi la crisi impone alla società pesanti sacrifici, e gli organismi di rappresentanza politica sono chiamati a fare la loro parte. Lo sta facendo la Regione, che ha ridotto i consiglieri e le loro indennità, lo stanno facendo i Comuni, impegnati a far quadrare i conti in un contesto sempre più difficile e non si capisce perché dovrebbero essere proprio le Province ad evitare questo passaggio" - fa notare Menis.

"Se siamo arrivati a parlare addirittura di una loro soppressione invece che di una semplice riforma evidentemente ciò accade - conclude Menis - perché esse appaiono inutili e costose agli occhi dei cittadini, al di là della continua richiesta di nuove competenze, che evidentemente nasconde un vuoto da colmare, se fanno parlare più per le strampalate proposte di chi le governa, come gli inutili vigilantes antisbronza o le paradossali crociate antiturpiloquio, che per le risposte concrete che sono in grado di dare".