PD: Menis,sulle province centrodestra in cortocircuito
(ACON) Trieste, 6 mag - COM/MPB - "Davanti all'ennesima
bocciatura di una delle sue leggi - il "salva province" che tutta
l'opposizione aveva a suo tempo criticato - il centrodestra
regionale è andato in cortocircuito".
A dirlo è Paolo Menis (PD) secondo il quale le reazioni della
maggioranza ben rappresentano lo stato confusionale in cui essa
si trova. "Di fronte a un fatto così grave il presidente Tondo
non ha saputo far di meglio che annunciare l'intenzione di
resistere e denunciare un attacco alla specialità regionale -
accusa Menis - secondo un copione che si ripete stancamente ad
ogni impugnazione".
"Invece che avviare una seria riflessione sulle riforme di cui
avrebbe bisogno questa regione, più volte promesse e mai
realizzate - prosegue il democratico - si preferisce instaurare
un clima da caccia alle streghe, come se il Friuli Venezia Giulia
fosse vittima di una qualche forma di ritorsione che in realtà
non esiste. Il punto è che le continue forzature della Lega Nord
hanno di nuovo oltrepassato il limite della legalità, esattamente
come accaduto con il welfare, e ciò costerà alla collettività
tempo e risorse preziose, che ben più utilmente si sarebbero
potute impiegare in quest'ultimo scorcio di legislatura".
"Oggi la crisi impone alla società pesanti sacrifici, e gli
organismi di rappresentanza politica sono chiamati a fare la loro
parte. Lo sta facendo la Regione, che ha ridotto i consiglieri e
le loro indennità, lo stanno facendo i Comuni, impegnati a far
quadrare i conti in un contesto sempre più difficile e non si
capisce perché dovrebbero essere proprio le Province ad evitare
questo passaggio" - fa notare Menis.
"Se siamo arrivati a parlare addirittura di una loro soppressione
invece che di una semplice riforma evidentemente ciò accade -
conclude Menis - perché esse appaiono inutili e costose agli
occhi dei cittadini, al di là della continua richiesta di nuove
competenze, che evidentemente nasconde un vuoto da colmare, se
fanno parlare più per le strampalate proposte di chi le governa,
come gli inutili vigilantes antisbronza o le paradossali crociate
antiturpiloquio, che per le risposte concrete che sono in grado
di dare".