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Pdl: Tononi, chiarire insediamenti per nuove farmacie a Trieste

09.05.2012
17:01
(ACON) Trieste, 9 mag - COM/AB - "Viste le incongruità e la dubbia trasparenze delle procedure con cui la Giunta comunale di Trieste ha portato avanti l'iter per l'individuazione di tre nuove sedi farmaceutiche sul territorio comunale, è opportuno l'intervento del presidente della Regione e assessore alla sanità Renzo Tondo per evitare il rallentamento dell'iter di apertura di nuove strutture farmaceutiche e soprattutto per evitare eventuali ricorsi dovuti, appunto, alla confusione procedurale del Comune".

A chiederlo in un'interrogazione alla Giunta è il consigliere regionale del Pdl Piero Tononi, che teme che un servizio utile per la cittadinanza possa venire compromesso per disattenzioni amministrative.

"Considerate le inesattezze presenti addirittura sul dispositivo della delibera del Comune, in cui si esprime il recepimento del parere favorevole delle circoscrizioni che nei fatti su tale delibera non hanno mai espresso alcun voto, e si collocano aree della città in periferia quando queste sono zone centrali di Trieste, temo che l'atto comunale sia facilmente impugnabile non appena venga fatta l'assegnazione".

"Appreso anche che le indicazioni inviate dal Comune di Trieste - precisa Tononi - hanno suscitato parecchie polemiche a tutti i livelli in quanto non è stato tenuto conto della volontà popolare, espressa anche con numerose raccolte di firme e petizioni (delle quali tra l'altro la Giunta Comunale di Trieste dichiara di non averne traccia)P e verificato che le raccolte di firme dei cittadini che l'Amministrazione comunale triestina dichiara di non riuscire a reperire nei propri uffici sono state regolarmente protocollate presso il Protocollo Generale del Comune di Trieste già nell'anno 2010, è evidente che serve un tempestivo chiarimento".

"Poiché alle rimostranze mosse dalla cittadinanza e dalle associazioni di categoria al Comune di Trieste, l'assessore delegato ha giustificato l'operato della Giunta triestina spiegando che se si fosse stati a conoscenza delle petizioni popolari le scelte sarebbero state diverse, auspico che in qualche modo si possa chiedere al Comune del capoluogo giuliano di rivedere la propria delibera allineando le proprie scelte con la volontà della cittadinanza"