Pdl: Tononi, chiarire insediamenti per nuove farmacie a Trieste
(ACON) Trieste, 9 mag - COM/AB - "Viste le incongruità e la
dubbia trasparenze delle procedure con cui la Giunta comunale di
Trieste ha portato avanti l'iter per l'individuazione di tre
nuove sedi farmaceutiche sul territorio comunale, è opportuno
l'intervento del presidente della Regione e assessore alla sanità
Renzo Tondo per evitare il rallentamento dell'iter di apertura di
nuove strutture farmaceutiche e soprattutto per evitare eventuali
ricorsi dovuti, appunto, alla confusione procedurale del Comune".
A chiederlo in un'interrogazione alla Giunta è il consigliere
regionale del Pdl Piero Tononi, che teme che un servizio utile
per la cittadinanza possa venire compromesso per disattenzioni
amministrative.
"Considerate le inesattezze presenti addirittura sul dispositivo
della delibera del Comune, in cui si esprime il recepimento del
parere favorevole delle circoscrizioni che nei fatti su tale
delibera non hanno mai espresso alcun voto, e si collocano aree
della città in periferia quando queste sono zone centrali di
Trieste, temo che l'atto comunale sia facilmente impugnabile non
appena venga fatta l'assegnazione".
"Appreso anche che le indicazioni inviate dal Comune di Trieste -
precisa Tononi - hanno suscitato parecchie polemiche a tutti i
livelli in quanto non è stato tenuto conto della volontà
popolare, espressa anche con numerose raccolte di firme e
petizioni (delle quali tra l'altro la Giunta Comunale di Trieste
dichiara di non averne traccia)P e verificato che le raccolte di
firme dei cittadini che l'Amministrazione comunale triestina
dichiara di non riuscire a reperire nei propri uffici sono state
regolarmente protocollate presso il Protocollo Generale del
Comune di Trieste già nell'anno 2010, è evidente che serve un
tempestivo chiarimento".
"Poiché alle rimostranze mosse dalla cittadinanza e dalle
associazioni di categoria al Comune di Trieste, l'assessore
delegato ha giustificato l'operato della Giunta triestina
spiegando che se si fosse stati a conoscenza delle petizioni
popolari le scelte sarebbero state diverse, auspico che in
qualche modo si possa chiedere al Comune del capoluogo giuliano
di rivedere la propria delibera allineando le proprie scelte con
la volontà della cittadinanza"