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PD: Codega, scuola, chiarire futuro percorsi individualizzati

09.05.2012
17:15
(ACON) Trieste, 9 mag - COM/MPB - Il consigliere regionale del PD Franco Codega interviene riguardo l'alto tasso di abbandono e di dispersione degli studenti che trovano difficoltà nello studio, fatto che giudica uno dei più gravi problemi della nostra scuola, e sottolinea che finora un accordo tra Ufficio scolastico regionale e Regione aveva assicurato anche agli studenti non in possesso del diploma di terza media, ma ancora al di sotto dei sedici anni, di poter frequentare percorsi individualizzati attivati di concerto tra Enti di formazione accreditati e Centri territoriali permanenti e di conseguire alla fine il diploma di terza media. Circa 200 giovani del Friuli Venezia Giulia si sono serviti fino ad oggi di questa opportunità e circa due terzi di loro arrivavano al diploma. Restavano così nel circuito della scuola o della formazione e in gran parte proseguivano per altri percorsi formativi.

Ora - avverte Codega - sembra che tutto questo, a partire dal prossimo anno scolastico, non ci sarà più.

Per questo il consigliere sollecita un chiarimento ricordando che una nota del 12 aprile da parte dello IAL, capofila dell'EFFEPI, inviata a tutti gli Enti di formazione, comunica che in seguito all'entrata in vigore definitiva del Decreto 226/2005 viene abrogato il comma 622 dell'art. 1 della legge n. 296/2006 che permetteva appunto la possibilità di mettere in piedi questi corsi individualizzati.

La confusione aumenta ancora di più se si tiene conto che le linee guida per la realizzazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale appena approvate dalla Giunta regionale nella delibera n. 513 del 29 marzo 2012 prevedono anche per i prossimi anni i percorsi individualizzati, proprio per contrastare gli abbandoni scolastici senza distinguere, come nel passato, se maggiori o minori dei 16 anni.

La situazione va chiarita, presto e nella direzione giusta - afferma Codega. Sarebbe assurdo che l'entrata a regime del nuovo sistema dell'istruzione e formazione professionale si portasse dietro la perdita per strada di centinaia di giovani in difficoltà. Altro che Europa 2020: saremmo fuori dall'Europa.