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PD: Codega, welfare regionale incostituzionale

10.05.2012
15:12
(ACON) Trieste, 10 mag - COM/RC - Il welfare regionale è ora in regola con le norme dell'Unione europea, ma non con il dettato della nostra Costituzione. Questa la situazione secondo il punto di vista del Gruppo del PD in Consiglio regionale e secondo la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ad affermarlo in una nota, Franco Codega.

La questione - fa sapere l'esponente di opposizione - è stata discussa in III Commissione in occasione dell'approvazione della Relazione sullo stato di conformità dell'ordinamento regionale 2011 alla normativa comunitaria. Nella relazione si afferma come, con la legge regionale n. 16 del 2011, siano stati modificati i requisiti di residenza per l'accesso al sistema dei servizi di assistenza sociale, rendendoli compatibili con le direttive europee.

Il che è vero - sostiene Codega - però le stesse norme non sono ancora compatibili con i principi basilari della nostra Costituzione. Il 27 gennaio scorso, infatti, la presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge in oggetto perchè questa, subordinando l'attribuzione delle prestazioni sociali al requisito di due anni di residenza sul territorio regionale e di 5 su quello nazionale per gli extracomunitari, comporta l'esclusione di intere categorie.

Ciò è contro il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione. L'assessore Roberto Molinaro - incalza il consigliere del PD - insiste sulla specialità della nostra Regione e sulla sua possibilità di legiferare in autonomia, in nome della competenza residuale in materia di servizi sociali riconosciuta alle Regioni dall'articolo 117 sempre della Costituzione. Ma così non è. La Corte costituzionale gli ha già dato torto su questo punto, quando si è pronunciata nella materia in occasione delle sentenze precedentemente emanate.

Ed è proprio riprovevole constatare che andiamo a invocare l'autonomia della nostra Regione per contraddire non un articolo qualsiasi, ma uno dei capisaldi della nostra Costituzione, l'articolo 3 sull'uguaglianza dei cittadini. Vorremmo vedere invocata la nostra autonomia - è la chiosa di Codega - per intenti un po' più nobili.