News


PD: Menis, no ticket per le malattie difficilmente diagnosticabili

14.05.2012
15:44
(ACON) Trieste, 14 mag - COM/RC - In Friuli Venezia Giulia sono attivi da diversi anni centri di ricerca all'avanguardia (come il CRO di Aviano) che studiano quelle che sono definite malattie difficilmente diagnosticabili, ma è necessario che la Regione sostenga maggiormente la loro attività sino ad arrivare a prevedere delle forme di esenzione del pagamento del ticket per queste patologie.

Ad auspicarlo, il consigliere regionale del Pd Paolo Menis, presente sabato scorso a Trieste in occasione del banchetto informativo organizzato appunto per la "Giornata mondiale delle malattie difficilmente diagnosticabili", istituita dal 1990 in diversi Paesi per segnalare le difficoltà derivanti da affezioni quali la fibromialgia, la encefalomielite mialgica o sindrome da fatica cronica, la multisensibilità chimica.

Nel corso della giornata, oltre a portare avanti un'intensa azione di sensibilizzazione della cittadinanza, è stato dato il formale avvio alla raccolta di firme per la richiesta di riconoscimento di queste patologie, documento - fa sapere Menis - che nel giro di poche ore ha raggiunto 800 sottoscrizioni.

Da Trieste è partita, quindi, ufficialmente la mobilitazione permanente per difendere i diritti di questi "malati di serie B", come essi stessi si sono definiti, e che nei prossimi mesi probabilmente si concretizzerà nella fondazione di un'associazione che possa fare da riferimento per il territorio regionale. Una realtà che unisca familiari, medici e ovviamente pazienti, vittime - così ancora il commento del consigliere del PD - di mali troppo spesso ignorati e poco studiati che li espongono, oltre al dolore fisico, a pesanti discriminazioni sul piano psicologico e lavorativo.

Oltre agli aspetti sanitari, queste patologie hanno pesanti ricadute sul piano sociale - conclude Menis - perché i loro sintomi, altamente invalidanti, compromettono spesso in modo determinante la capacità di vita lavorativa, sociale e di relazione di chi ne è affetto provocando situazioni di disagio, tuttavia esistono delle prospettive.