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Comitato di controllo: esame attuazione legge liste di attesa

17.05.2012
18:42
(ACON) Trieste, 17 mag - MPB - Il contenimento dei tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie all'attenzione del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione, presieduto da Giorgio Baiutti (PD), che ha esaminato - presente il presidente della Regione Renzo Tondo - la I e la II relazione annuale sullo stato di attuazione della legge 7 del 2009.

Il Comitato alla fine ha deciso di rimettere i risultati del lavoro svolto alla III Commissione e in quella sede relatore sarà il consigliere Stefano Pustetto (SA-SEL).

Il fenomeno delle liste d'attesa - è stato sottolineato - rappresenta un punto critico comune a tutti i sistemi sanitari. Sul versante del risultato atteso del cntenimento/riduzione dei tempi di attesa,idati disponibili evidenziano che i tempi medi a livello regionale registrano alcuni miglioramenti e qualche peggioramento che nella maggior parte dei casi presenta però valori entro la soglia dei tempi massimi, per criticità localizzate.

Rispetto al campione di dati analizzato - poco più di 1400 osservazioni - i valori fuori standard del triennio 2009-2011 evidenziano il 12% per il primo anno, il 10% per il 2010 e il 17% per l'anno scorso. Dati, comunque, da prendere con cautela per la ristrettezza del campione, e che proprio per questo non possono essere generalizzati né assunti come descrittivi della situazione reale. Mettono però in evidenza l'importanza di perfezionare il monitoraggio, l'appropriatezza prescrittiva e la responsabilizzazione del cittadino.

In merito il presidente della Giunta Tondo, nella sua veste di assessore alla sanità, ha evidenziato la domanda di assistenza in costante crescita, in parte anche inappropriata, sottolineando la necessità di ulteriore tempo per una verifica definitiva. E se in tempo di decremento delle risorse è fondamentale utilizzare la diagnostica ospedaliera in maniera appropriata, per Tondo gli elementi emersi dall'analisi devono essere utilizzati dalla direzione Sanità per definire percorsi più coerenti, con attenzione anche alla dimensione culturale sottesa.

Da parte della direzione l'impegno a migliorare i meccanismi di monitoraggio e di rappresentazione tecnica con l'elaborazione di un modello più efficiente de efficace dell'attuale, in grado di evitare i potenziali fenomeni di distorsione dei dati e di offrire una lettura più approfondita capace di cogliere anche gli aspetti valoriali, monitorando situazioni dinamiche, nelle quali le patologie solitamente hanno andamenti costanti e la domanda no.

Sullo sfondo il dato dei consumi sanitari passato in Friuli Venezia Giulia in dieci anni da 13 a 17 milioni di prestazioni. Il 30% di esse non è corretto. Occorre inoltre lavorare non solo con i criteri di priorità ma anche su percorsi diagnostici-terapeutici perchè ci sia coerenza anche temporale tra l'esame e il pronunciamento della diagnosi.

Osservazioni sono state formulate da alcuni consiglieri. Giudizio negativo da Sergio Lupieri (PD) sul governo della sanità e sull'incapacità di gestire i tempi senza penalizzare i cittadini. Antonio Pedicini (Pdl), sottolineando che la lista d'attesa in un certo senso è il biglietto da visita della sanità, ha evidenziato che nella sostanza la legge non ha prodotto l'effetto sperato e che da parte della direzione regionale vanno messi in campo strumenti adeguati a comprimere le discrasie che i dati evidenziano anche se non dicono la realtà. Forse a prevalere è stato l'adempimento dell'obbligo di legge rispetto all'efficacia, ha osservato Franco Codega (PD), mentre per Stefano Pustetto (SA-SEL) la legge ha cercato i risolvere in maniera semplicistica una cosa complessa: è mancata l'analisi preventiva delle criticità, ha sottolineato ricordando anche l'importanza di una formazione culturale.

(immagini tv)