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Franz: sopralluogo al roiello di Pradamano per definire interventi

20.05.2012
10:54
(ACON) Udine, 20 mag - MPB - Continua l'impegno per salvare il roiello di Pradamano, il corso d'acqua nato oltre 8 secoli fa come derivazione della roggia di Palma, concessa nel 1171 da un diploma del Patriarca di Aquileia Ulrico II dei conti Treffen, che autorizzava a utilizzare in perpetuo l'acqua che scorreva attraverso la Villa di Udine, realizzando un'opera molto utile per l'abitato di Pradamano, Lovaria e altre località sia a sud che a nord.

Dopo la nascita lo scorso anno di un comitato - con l'obiettivo di porre un freno al progressivo degrado del roiello, trovando anche il sostegno del presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz - e la costituzione, qualche giorno fa, di un tavolo tecnico per individuare gli interventi strutturali necessari per una definitiva e duratura sistemazione, è stata ora la volta di un sopralluogo al quale lo stesso presidente Franz ha partecipato assieme al presidente del Comitato Paolo Benedetti, all'assessore all'ambiente del Comune di Udine Lorenzo Croattini e a Giovanni Baldissera del Consorzio Ledra Tagliamento che ha in concessione le acque del demanio idrico regionale in questo territorio.

Obiettivo, verificare la reale condizione dello storico corso d'acqua che, nella zona di capatazione, a San Gottardo-Laipacco, in comune di Udine, ha una capacità di scorrimento di 50 litri al secondo e che mantiene l'alveo pulito e ben conservato per circa 2 degli 8 chilometri e mezzo complessivi; poi, mentre si addentra nella campagna le condizioni peggiorano progressivamente, fino a rimanere asciutto e invaso dalla vegetazione nel territorio di Pradamano fino a Lovaria; per consentire il flusso lungo l'intero percorso è stato valutato che la capacità di scorrimento alla presa di captazione dovrebbe essere almeno quattro volte superiore, di 200 litri al secondo.

L'importanza del roiello continua a essere attuale poiché un decreto ministeriale nel 1989 ha dichiarato questo bene demaniale della Regione (assieme alle rogge di Udine e di Palma) di interesse pubblico e pertanto vincolato e incluso nell'elenco dei beni sottoposti a tutela paesistica. L'intento del Comitato è di porre fine al pericoloso abbandono e, anzi, fissare una road map dei lavori nell'arco di 3 anni per restituire al corso d'acqua la piena funzionalità tenendo conto che tutti gli interventi che lo riguardano sono vincolati dalla Soprintendenza.

Il presidente Franz, che segue da anni le sorti del roiello e che nel 2001, da consigliere, aveva promosso in Finanziaria uno stanziamento specifico, ha ribadito il proprio impegno a seguire anche questa ultima fase perché sia effettivamente risolutiva, con un progetto d'insieme che consideri risorse, tempi e partecipazione dei vari soggetti coinvolti.