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CR: pdl Fondo previdenza complementare, i relatori (4)

22.05.2012
12:39
(ACON) Trieste, 22 mag - RC - Solo relatori di maggioranza, per il disegno di legge con cui la Regione intende istituire il Fondo territoriale di previdenza complementare.

Bruno Zvech (PD), dunque, al pari di Alessandro Colautti (Pdl) e di Alessia Rosolen (Misto) che insieme avevano inizialmente proposto un altro testo sulla materia, ha spiegato finalità e contenuti del provvedimento.

In futuro, le pensioni saranno via via più basse in rapporto all'ultima retribuzione percepita (il cosiddetto "tasso di sostituzione") - ha esordito Zvech. È questa la ragione principale per cui alla previdenza obbligatoria viene affiancato il secondo pilastro del sistema: la previdenza complementare.

Il provvedimento all'attenzione dell'Aula - ha proseguito l'esponente di opposizione - si propone appunto di favorire lo sviluppo, nel territorio regionale, della previdenza complementare al sistema obbligatorio per assicurare più elevati livelli di copertura alle persone che risiedono in regione o che vi prestano la propria attività.

Tale finalità è perseguita attraverso l'istituzione di un Fondo del quale sono disciplinati forma, destinatari, contribuzioni e prestazioni, organi, gestione patrimoniale, amministrativa e contabile, rapporti con gli aderenti, cause di scioglimento. Inoltre, persegue l'obiettivo di sviluppare la previdenza complementare attraverso il sostegno alla promozione di una rete di esperti in materia. Il Fondo potrà anche prevedere che una contribuzione aggiuntiva, a richiesta dell'interessato, sia destinata alla copertura del rischio di non autosufficienza. Non da ultimo, i fondi raccolti potranno essere reinvestiti nel sistema produttivo regionale.

Il ruolo svolto sin qui dall'Amministrazione regionale - ha aggiunto Colautti, che ha puntato molto sul concetto di cultura della complementarietà - è culminato con l'istituzione del Comitato promotore del Fondo territoriale di previdenza complementare, cui hanno aderito le categorie interessate, dimostrando un interesse generalizzato a questa iniziativa che ha come obiettivo la progettazione di un sistema integrato locale di welfare previdenziale evoluto.

La peculiarità del disegno di legge - così ancora il relatore - è prevedere la costituzione di un Fondo che sia rappresentativo dei dipendenti pubblici, privati, dei lavoratori autonomi, ed è pensato, e questo è un punto particolarmente qualificante dell'intero provvedimento, per le posizioni lavorative non stabili.

Si tratta - gli ha fatto eco la Rosolen - dei rapporti lavorativi "intermittenti", ovvero si è pensato ai soggetti che ancora non hanno una continuità lavorativa (lavoratori a tempo determinato, a progetto, interinali) e alle fasce lavorative a basso livello contributivo.

I sistemi pensionistici - ha concluso l'esponente di Un'Altra regione - devono svolgere l'importante ruolo di stabilizzatori automatici; la problematica dell'età pensionabile è collegata ad altre questioni connesse al mercato del lavoro, come l'accorciamento delle carriere professionali a causa dell'ingresso tardivo e dell'uscita anticipata dal mercato del lavoro, ma anche a settori come la sanità, l'assistenza di lunga durata, l'istruzione, l'alloggio, i servizi pubblici, le infrastrutture, l'assistenza sociale e il welfare, che sono in gran parte materie di competenza condivisa tra lo Stato e gli Enti territoriali.

(immagini tv)

(segue)