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LN: Razzini, fare chiarezza sugli obiettivi di Film Commission

22.05.2012
12:36
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/AB - È incredibile il livore mostrato da alcuni giornali locali contro la decisione del Consiglio regionale di non finanziare il film sul caso Englaro. Si invita a rispettare le leggi e quasi si lincia un assessore paragonandola a un malfattore per un finanziamento negato a un film.

Il commento giunge da Federico Razzini, consigliere regionale Lega Nord e presidente della II Commissione attività produttive, che aggiunge.

Quando fa comodo ci si straccia le vesti nel nome di una presunta legalità, ma non si è visto uguale comportamento della stampa su altri argomenti come l'applicazione o meno da parte di alcuni Comuni della legge regionale sul sistema dei servizi sociali avallata dall'UE, o le attività delle banche che non sostengono con più incisività i nostri imprenditori in crisi.

Come sempre, due pesi e due misure. Il caso Film Commission deve dare spunto alla Regione per riconsiderare gli obiettivi di questo organismo. È o non è uno strumento per valorizzare il nostro cinema, il nostro territorio, le nostre maestranze, l'immagine del Friuli Venezia Giulia? Come utilizza i soldi pubblici dei cittadini di questa regione? Intende dare spazio e possibilità alle nostre realtà locali fatte di registi, sceneggiatori, produttori, attori che a Roma hanno le porte sbarrate o si foraggiano i soliti grandi registi, che attingono già a piene mani da sponsor pubblici e privati e fanno film dai budget milionari? Come viene valorizzato con simile scelte il territorio, il comparto turistico, l'immagine tutta del Friuli Venezia Giulia? Perchè Film Commission ha escluso quasi del tutto le realtà locali dai finanziamenti? Serve o no una Film Commission e, se sì, come deve operare?

Aspettiamo risposte serie - conclude Razzini - non le solite isterie ideologiche o la demagogia provinciale da quattro soldi sul lustro che i grandi registi più blasonati darebbero al nostro territorio.