Pdl: Tononi, proposta legge per DOC interregionale Prosecco
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/AB - "Valorizzare la DOC
interregionale Prosecco, tutelare allo stesso tempo il paesaggio
e salvaguardare il territorio da effetti di ruscellamento".
È questo l'obiettivo della proposta di legge bipartisan sulla
valorizzazione della nuova DOC interregionale Prosecco,
illustrata nel corso di una conferenza stampa dal consigliere
regionale del Pdl Piero Tononi (primo firmatario) assieme al
collega Piero Camber, ai consiglieri PD Igor Gabrovec e Sergio
Lupieri, al capogruppo UDC Edoardo Sasco e al consigliere SA-PRC
Igor Kocijancic.
"La DOC interregionale Prosecco - ha spiegato Tononi - è stata
istituita l'8 aprile 2010 con un Protocollo tra il ministero
delle Politiche agricole, alimentari e forestali, la Regione FVG,
la Kmecka Zveza-Associazione Agricoltori, la Federazione
Coldiretti FVG, la Confederazione Italiana Agricoltori e il
Consorzio Tutela Vini Collio e Carso".
"Nel documento, che ha conferito formale riconoscimento alla
Denominazione di origine controllata dei vini Prosecco, è stata
ribadita la volontà da parte della nostra Amministrazione
regionale di valorizzare il prodotto vitivinicolo attraverso
azioni di ampliamento, messa in sicurezza, bonifica dei siti e
ripristino dei terrazzamenti presenti sul costone carsico.
Terrazzamenti e alternanze stratificate di marne e arenarie che
si articolano in un susseguirsi di rocce calcaree grigie e
nocciola a stratificazione metrica e affioramenti di calcari
bioclastici, a rudiste (molluschi dotati di una conchiglia a due
valve), dal colore biancastro".
"Il Prosecco - ha proseguito l'esponente del Pdl - viene infatti
prodotto da un vitigno autoctono, la Glera, presente sul
particolare territorio carsico fin dai tempi dell'antica Roma.
Grazie al posizionamento sui terrazzamenti, all'esposizione dei
raggi solari, al flusso geotermico in equilibrio con quello
marino, le uve autoctone prodotte in questa piccola area si
distinguono per la loro eccelsa qualità e quindi la loro
coltivazione, seppur onerosa, compensa anche il costo del lavoro,
in gran parte manuale".
"La realizzazione dei terrazzamenti, abbandonati negli anni
proprio per l'elevato costo della raccolta manuale delle uve, può
ritrovare un rinnovato vigore grazie alla valorizzazione e
commercializzazione come Prosecco. Si pensi, ad esempio, al vino
portoghese Porto che, pur ritrovandosi a crescere su impianti
simili al terrazzamento, non solo sopravvive grazie alle sue
specifiche caratteristiche, ma occupa anche una grossa nicchia di
mercato, considerata l'alta remunerazione economica ricavata".
"Senza un'adeguata strategia di promozione verso i mercati
emergenti - ha rilevato ancora Tononi - la produzione regionale
del Prosecco rischierebbe di mettere in crisi la filiera. L'area
carsica che dovrebbe essere destinata alle nuove vigne (con una
superficie di circa 12.000 ettari), è sottoposta a vincoli
ambientali comunitari della direttiva Natura 2000, rappresentata
da zone SIC e ZPS. Vi è, quindi, la necessità di adeguare la
normativa attraverso la semplificazione burocratica dei
procedimenti che riguardano l'autorizzazione di nuovi impianti e
il conseguente aumento della produzione del vino. Nonostante le
iniziative adottate in questi anni dal Consorzio interregionale
DOC Prosecco nella Provincia di Trieste, permangono, infatti,
ancora grandi difficoltà per il settore vitivinicolo".
"Per questo, la proposta di legge disciplina la necessità di
coordinare gli interventi di riperimetrazione delle aree SIC e
ZPS con la predisposizione di un nuovo Piano di gestione
finalizzato alla rimozione dei vincoli ambientali. Oltre alla
valorizzazione del prodotto - ha concluso Tononi - il
provvedimento si prefigge l'obiettivo, non meno importante, di
tutelare il paesaggio e salvaguardare il territorio da effetti di
ruscellamento grazie al ripristino di terrazzamenti e al
conseguente impianto di nuovi vigneti".