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Pdl: Tononi, proposta legge per DOC interregionale Prosecco

22.05.2012
12:54
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/AB - "Valorizzare la DOC interregionale Prosecco, tutelare allo stesso tempo il paesaggio e salvaguardare il territorio da effetti di ruscellamento".

È questo l'obiettivo della proposta di legge bipartisan sulla valorizzazione della nuova DOC interregionale Prosecco, illustrata nel corso di una conferenza stampa dal consigliere regionale del Pdl Piero Tononi (primo firmatario) assieme al collega Piero Camber, ai consiglieri PD Igor Gabrovec e Sergio Lupieri, al capogruppo UDC Edoardo Sasco e al consigliere SA-PRC Igor Kocijancic.

"La DOC interregionale Prosecco - ha spiegato Tononi - è stata istituita l'8 aprile 2010 con un Protocollo tra il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, la Regione FVG, la Kmecka Zveza-Associazione Agricoltori, la Federazione Coldiretti FVG, la Confederazione Italiana Agricoltori e il Consorzio Tutela Vini Collio e Carso".

"Nel documento, che ha conferito formale riconoscimento alla Denominazione di origine controllata dei vini Prosecco, è stata ribadita la volontà da parte della nostra Amministrazione regionale di valorizzare il prodotto vitivinicolo attraverso azioni di ampliamento, messa in sicurezza, bonifica dei siti e ripristino dei terrazzamenti presenti sul costone carsico. Terrazzamenti e alternanze stratificate di marne e arenarie che si articolano in un susseguirsi di rocce calcaree grigie e nocciola a stratificazione metrica e affioramenti di calcari bioclastici, a rudiste (molluschi dotati di una conchiglia a due valve), dal colore biancastro".

"Il Prosecco - ha proseguito l'esponente del Pdl - viene infatti prodotto da un vitigno autoctono, la Glera, presente sul particolare territorio carsico fin dai tempi dell'antica Roma. Grazie al posizionamento sui terrazzamenti, all'esposizione dei raggi solari, al flusso geotermico in equilibrio con quello marino, le uve autoctone prodotte in questa piccola area si distinguono per la loro eccelsa qualità e quindi la loro coltivazione, seppur onerosa, compensa anche il costo del lavoro, in gran parte manuale".

"La realizzazione dei terrazzamenti, abbandonati negli anni proprio per l'elevato costo della raccolta manuale delle uve, può ritrovare un rinnovato vigore grazie alla valorizzazione e commercializzazione come Prosecco. Si pensi, ad esempio, al vino portoghese Porto che, pur ritrovandosi a crescere su impianti simili al terrazzamento, non solo sopravvive grazie alle sue specifiche caratteristiche, ma occupa anche una grossa nicchia di mercato, considerata l'alta remunerazione economica ricavata".

"Senza un'adeguata strategia di promozione verso i mercati emergenti - ha rilevato ancora Tononi - la produzione regionale del Prosecco rischierebbe di mettere in crisi la filiera. L'area carsica che dovrebbe essere destinata alle nuove vigne (con una superficie di circa 12.000 ettari), è sottoposta a vincoli ambientali comunitari della direttiva Natura 2000, rappresentata da zone SIC e ZPS. Vi è, quindi, la necessità di adeguare la normativa attraverso la semplificazione burocratica dei procedimenti che riguardano l'autorizzazione di nuovi impianti e il conseguente aumento della produzione del vino. Nonostante le iniziative adottate in questi anni dal Consorzio interregionale DOC Prosecco nella Provincia di Trieste, permangono, infatti, ancora grandi difficoltà per il settore vitivinicolo".

"Per questo, la proposta di legge disciplina la necessità di coordinare gli interventi di riperimetrazione delle aree SIC e ZPS con la predisposizione di un nuovo Piano di gestione finalizzato alla rimozione dei vincoli ambientali. Oltre alla valorizzazione del prodotto - ha concluso Tononi - il provvedimento si prefigge l'obiettivo, non meno importante, di tutelare il paesaggio e salvaguardare il territorio da effetti di ruscellamento grazie al ripristino di terrazzamenti e al conseguente impianto di nuovi vigneti".