UAR: Rosolen, soddisfazione per Fondo previdenza complementare
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/RC - La consigliera di Un'Altra
Regione, Alessia Rosolen, esprime soddisfazione per
l'approvazione della legge sull'istituzione del Fondo
territoriale di previdenza complementare del Friuli Venezia
Giulia.
Sono particolarmente contenta - ha detto la Rosolen - che, grazie
alla presentazione di due fondamentali emendamenti (da parte mia
e del collega Alessandro Colautti del Pdl), riusciremo a dare
risposte concrete anche a chi, in questo mercato del lavoro che
rapidamente si modifica senza portare sempre con sé adeguate
coperture assistenziali, non ha una copertura contributiva
continuativa a causa del lavoro occasionale o per i motivi
connessi alla crisi. Il secondo emendamento, di cui sono
particolarmente orgogliosa, è che la Regione è autorizzata a
concedere ai lavoratori iscritti al Fondo pensione regionale
risorse dirette ad assicurare, per limitati periodi di tempo, la
copertura contributiva.
Questa legge - continua Alessia Rosolen - è volta a promuovere la
costituzione di un Fondo pensione territoriale per lavoratori
dipendenti pubblici e privati, per lavoratori autonomi, liberi
professionisti, per i soci delle società cooperative. Senza
peraltro dimenticare, nella regolamentazione del Fondo, i
rapporti lavorativi "intermittenti", ovvero i soggetti che ancora
non hanno una continuità lavorativa (lavoratori a tempo
determinato, a progetto, interinali, etc.) e le fasce lavorative
a basso livello contributivo. Nell'odierno mercato del lavoro e
nell'attuale situazione di stagnazione economica, si deve
prendere atto che vi è e vi sarà una quota non irrilevante di
lavoratori con problemi di continuità lavorativa e di basso
reddito: il nostro compito è prenderci cura delle loro esigenze
studiando meccanismi partecipativi al Fondo che permettano anche
a questi soggetti di sentirsi parte attiva di questo nuovo
strumento pensionistico regionale.
Va messo in risalto il fatto che i sistemi pensionistici devono
svolgere l'importante ruolo di stabilizzatori automatici -
prosegue l'esponente di Un'Altra Regione - e che la problematica
dell'età pensionabile è collegata ad altre questioni connesse al
mercato del lavoro, come l'accorciamento delle carriere
professionali a causa dell'ingresso tardivo e dell'uscita
anticipata dal mercato del lavoro, nonché la necessità di
definire politiche di sviluppo delle carriere che facilitino la
continuità dell'occupazione e della formazione. Inoltre, va
rilevato come il dibattito sulle pensioni è collegato ad altri
ambiti di azione come l'occupazione, la sanità, l'assistenza di
lunga durata, l'istruzione, l'alloggio, i servizi pubblici, le
infrastrutture, l'assistenza sociale e il welfare, che sono in
gran parte materie di competenza condivisa tra lo Stato e gli
Enti territoriali. Voglio ricordare che i sistemi pensionistici
adeguati sono essenziali per evitare di sovraccaricare gli Enti
regionali e locali, i quali forniscono prestazioni sotto forma di
rete di sicurezza residua come l'assistenza sociale e
l'assistenza di lunga durata.