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UAR: Rosolen, soddisfazione per Fondo previdenza complementare

22.05.2012
16:23
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/RC - La consigliera di Un'Altra Regione, Alessia Rosolen, esprime soddisfazione per l'approvazione della legge sull'istituzione del Fondo territoriale di previdenza complementare del Friuli Venezia Giulia.

Sono particolarmente contenta - ha detto la Rosolen - che, grazie alla presentazione di due fondamentali emendamenti (da parte mia e del collega Alessandro Colautti del Pdl), riusciremo a dare risposte concrete anche a chi, in questo mercato del lavoro che rapidamente si modifica senza portare sempre con sé adeguate coperture assistenziali, non ha una copertura contributiva continuativa a causa del lavoro occasionale o per i motivi connessi alla crisi. Il secondo emendamento, di cui sono particolarmente orgogliosa, è che la Regione è autorizzata a concedere ai lavoratori iscritti al Fondo pensione regionale risorse dirette ad assicurare, per limitati periodi di tempo, la copertura contributiva.

Questa legge - continua Alessia Rosolen - è volta a promuovere la costituzione di un Fondo pensione territoriale per lavoratori dipendenti pubblici e privati, per lavoratori autonomi, liberi professionisti, per i soci delle società cooperative. Senza peraltro dimenticare, nella regolamentazione del Fondo, i rapporti lavorativi "intermittenti", ovvero i soggetti che ancora non hanno una continuità lavorativa (lavoratori a tempo determinato, a progetto, interinali, etc.) e le fasce lavorative a basso livello contributivo. Nell'odierno mercato del lavoro e nell'attuale situazione di stagnazione economica, si deve prendere atto che vi è e vi sarà una quota non irrilevante di lavoratori con problemi di continuità lavorativa e di basso reddito: il nostro compito è prenderci cura delle loro esigenze studiando meccanismi partecipativi al Fondo che permettano anche a questi soggetti di sentirsi parte attiva di questo nuovo strumento pensionistico regionale.

Va messo in risalto il fatto che i sistemi pensionistici devono svolgere l'importante ruolo di stabilizzatori automatici - prosegue l'esponente di Un'Altra Regione - e che la problematica dell'età pensionabile è collegata ad altre questioni connesse al mercato del lavoro, come l'accorciamento delle carriere professionali a causa dell'ingresso tardivo e dell'uscita anticipata dal mercato del lavoro, nonché la necessità di definire politiche di sviluppo delle carriere che facilitino la continuità dell'occupazione e della formazione. Inoltre, va rilevato come il dibattito sulle pensioni è collegato ad altri ambiti di azione come l'occupazione, la sanità, l'assistenza di lunga durata, l'istruzione, l'alloggio, i servizi pubblici, le infrastrutture, l'assistenza sociale e il welfare, che sono in gran parte materie di competenza condivisa tra lo Stato e gli Enti territoriali. Voglio ricordare che i sistemi pensionistici adeguati sono essenziali per evitare di sovraccaricare gli Enti regionali e locali, i quali forniscono prestazioni sotto forma di rete di sicurezza residua come l'assistenza sociale e l'assistenza di lunga durata.