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PD: Menis, ricette farmaceutiche, l'esperienza napoletana

23.05.2012
15:33
(ACON) Trieste, 23 mag - COM/MPB - Aveva annunciato in Aula che avrebbe vigilato e il suo intervento non si è fatto attendere. Come promesso, il consigliere PD Paolo Menis ha depositato un'interrogazione per verificare come si sta comportando la ditta napoletana che attualmente gestisce l'elaborazione delle ricette farmaceutiche del FVG.

"Il caso - ricorda Menis - era scoppiato lo scorso agosto, quando la Regione aveva deciso di mettere a bando tale servizio dopo che esso era stato gestito per oltre 15 anni da ditte locali tra cui, nell'ultimo triennio, INSIEL. Una decisione che aveva scatenato un vespaio di polemiche anche perché foriera di pesanti conseguenze sociali. Infatti, proprio INSIEL aveva assunto 19 lavoratrici - tutte donne e tutte a tempo determinato - proprio con l'incarico di gestire tale attività. In sede di redazione del capitolato di gara i consiglieri del PD avevano chiesto in più occasioni di inserire una clausola sociale che permettesse la salvaguardia di questi posti di lavoro, ma senza esito.

"Nonostante l'impegno costante - ricorda Menis - sfociato addirittura in una lettera sottoscritta da tutti i capigruppo per chiedere l'intervento del presidente Tondo, alle tante promesse non è mai seguito un atto concreto e le addette alla trascrizione delle ricette sono rimaste senza lavoro.

"Oltre agli aspetti occupazionali, a finire sotto la lente d'ingrandimento erano state anche alcune perplessità emerse dal punto di vista tecnico. In particolare, a fronte di un ribasso economico molto significativo, non era chiaro come la ditta aggiudicatrice avrebbe potuto far fronte ai maggiori costi derivanti dalla necessità di spedire le ricette fuori regione (a Napoli appunto) e soprattutto a gestire l'elaborazione di tutti quei documenti che si sarebbero accumulati nel periodo necessario allo svolgimento della gara quando il servizio sarebbe necessariamente stato sospeso.

"Domande a cui è urgente dare un risposta - conclude Menis - e adesso, a 6 mesi dall'affidamento, dovrebbero essere disponibili i primi dati, soprattutto riguardo allo smaltimento dell'arretrato. Dalla loro analisi potremmo trarre un bilancio dell'esperienza napoletana da cui, è bene sottolinearlo, dipende una parte molto importante del funzionamento del SSR, poiché a questo servizio è collegato il monitoraggio della spesa medico-farmaceutica e il pagamento dei rimborsi alle farmacie".