PD: Menosso, utile legge sostegno libertà psicologica individuo
(ACON) Trieste, 24 mag - COM/MPB - Dopo l'approvazione da parte
del Consiglio regionale della legge sul sostegno dei diritti
della persona e la piena libertà intellettuale, psicologica e
morale dell'individuo, passata con 32 voti favorevoli, nessuno
contrario e due astenuti, la consigliera del PD Annamaria
Menosso, che del provvedimento è stata relatrice di minoranza,
sottolinea l'importanza del provvedimento che mira a prevenire e
contrastare ogni forma di dipendenza indotta da manipolazione
della persona attuata da singoli, da organizzazioni o da gruppi.
E ricorda che "per questi fini sono previste diverse azioni: in
primis la realizzazione, da parte della competente Direzione
regionale, unitamente ad associazioni con esperienza in questo
ambito, di progetti mirati; in secondo luogo l'attivazione di
sportelli e centri di ascolto e aiuto diretti alle vittime di
manipolazioni (famigliari compresi); in terzo luogo l'intervento
economico, laddove applicabile, per il sostegno psicologico e
legale".
"Il fenomeno della dipendenza da manipolazione è sempre più
diffuso e - evidenzia la consigliera Menosso - è stato per troppo
tempo sottovalutato nella sua portata. La manipolazione mentale,
spesso connessa al fenomeno del settarismo criminale, utilizza il
controllo mentale distruttivo capace di instaurare un particolare
tipo di relazione, dove uno o più individui adottando tecniche
raffinate e consolidate di condizionamento mentale e di
suggestione psicologica, cercano di soggiogare altri individui
alla loro volontà mirando, per diversi fini, all'annullamento
della identità della vittima e alla sua strumentalizzazione".
"La motivazione alla base della fondazione di molti gruppi
settari e pseudo-religiosi non è per niente religiosa, bensì
basata su interessi materiali e utilitaristici; tra questi
interessi - elencati per macrocategorie - figurano acquisizione
di ricchezze, soddisfazione di desideri sessuali e perversioni,
acquisizione di vantaggi provenienti dalle singole attività
professionali degli adepti, acquisizione di informazioni
sensibili in campo industriale, finanziario-mobiliare e
politico-istituzionale che possono essere poi utilizzate dalla
setta per speculazioni, ricatti e via dicendo".
"In questo, come anche in altri ambiti del settore sociale, le
politiche di prevenzione rivestono un ruolo primario ai fini
della limitazione e mitigazione del fenomeno. Proprio per questo,
l'informazione capillare aiuta ad allertare la popolazione in
generale, ma soprattutto i soggetti più vulnerabili e agevola
l'emersione del fenomeno e il suo riconoscimento. Pertanto -
conclude Menosso - si è reso necessario intervenire con una legge
regionale per arginare il fenomeno e offrire validi mezzi di
contrasto sia all'Amministrazione regionale che alla società
civile organizzata in associazioni".