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Pdl: Camber, emendamento trasversale su portualità regionale

24.05.2012
17:27
(ACON) Trieste, 24 mag - COM/AB - C'era l'effettivo timore che, con la legge sulla portualità di competenza regionale approvata dall'Aula, si potesse dar vita a una dicotomia tra il Porto internazionale di Trieste e un nuovo Polo regionale Monfalcone-Porto Nogaro. Anche in difformità dalla filosofia dello Statuto regionale che, prevedendo l'istituzione dell'Ente porto di Trieste, indica nello scalo marittimo triestino il punto di riferimento centrale dell'iniziativa regionale. Anche in difformità alla legge nazionale 84/94 che, con l'Autorità portuale del porto di Trieste, di rilevanza nazionale e internazionale, dovrebbe aver posto quest'ultimo al centro della politica regionale di sviluppo della portualità. Anche se nel settore è evidente la necessità di una visione unitaria del sistema portuale regionale che veda i tre porti uniti tra loro sotto un'unica regia di gestione.

Per superare la possibilità di quella dicotomia, i consiglieri regionali Piero Camber (Pdl) e Giorgio Brandolin (PD), con un'iniziativa trasversale hanno presentato un emendamento con il quale la Regione riconosce l'interesse strategico dei tre porti prevedendo forme di cooperazione per lo sviluppo complessivo della portualità regionale.

L'emendamento Camber-Brandolin è stato fatto proprio dalla Giunta regionale e approvato. Di certo si è evitato che fossero distratti dal Porto di Trieste investimenti e sviluppo convogliando altrove contributi e sovvenzioni statali ed europee. Si è ritornati così nella prospettiva di arrivare quanto prima a un'unica Authority (Trieste-Monfalcone-Porto Nogaro), che rappresenta l'unico strumento davvero idoneo allo sviluppo e a fronteggiare la concorrenza.