CR: pdl tutela animali, relatori Codega e Novelli e fine lavori (5)
(ACON) Trieste, 24 mag - RC - Una volta erano chiamati animali
domestici, poi animali da compagnia, ora animali di affezione,
volendo così sottolineare il ruolo preminentemente affettivo che
essi svolgono nella vita di coloro che li tengono vicini. Ha
esordito così il relatore di maggioranza Franco Codega (PD)
parlando della proposta di legge sulla tutela appunto di questi
animali, e della stessa opinione l'altro relatore di maggioranza,
Roberto Novelli (Pdl).
Già nel 1965 - ha ricordato Codega - sono state elencate le 5
libertà necessarie per il benessere di un animale: la libertà
dalla sete e dalla fame; dai disagi fisici e dal dolore; dai
traumi e dalle malattie; dalla paura e dallo stress; di esprimere
la maggior parte dei propri modelli comportamentali. Da qui la
rivoluzione: l'animale non è più una cosa, ma un essere vivente.
La Regione ha emesso una legge quadro per la prevenzione del
randagismo, con l'istituzione dell'anagrafe canina, ma oggi -
così anche Novelli - è datata: abbiamo circa 145.000 cani di
proprietà, 1.650 sono ospitati nei canili, 7 canili sanitari e 12
canili rifugio; 100.000 sono i gatti di proprietà. Da qui la
necessità di un nuovo intervento.
Ecco che è modificato il termine di iscrizione all'anagrafe
canina e si definisce la Banca dati regionale (BDR), introducendo
l'obbligo di registrazione entro i due mesi di vita dell'animale;
la registrazione deve avvenire comunque prima della sua cessione.
I cuccioli possono essere allontanati dalla madre solo a partire
dal sessantesimo giorno di vita. Si introduce l'obbligo, per i
veterinari, di accertare che l'animale sia provvisto di
microchip. È istituita la Banca dati regionale anche per gli
animali da compagnia diversi dai cani, con iscrizione
obbligatoria nel caso del trasporto al di fuori del territorio
nazionale, volontaria negli altri casi.
Per le colonie feline è stato dedicato un articolo specifico con
cui si individua il Comune come soggetto responsabile del loro
censimento e degli interventi sanitari. Ai Comuni, inoltre, è
data facoltà di istituire un elenco di volontari disposti ad
accudire le colonie feline.
Non mancano, poi, articoli specifici per le strutture di ricovero
e custodia, e per i negozi. In particolare, è introdotto
l'obbligo di rilascio, per ogni animale venduto, di
un'autocertificazione da parte del venditore attestante l'età, la
razza, la provenienza, la genealogia, le vaccinazioni eseguite e
l'eventuale iscrizione dei genitori al libro genealogico. A
tutela di tutti gli animali da compagnia, viene esteso il divieto
di cessione a scopo di sperimentazioni o spettacoli, che la legge
n. 39/1990 aveva previsto solo per i cani. Gli animali vaganti
catturati devono essere immediatamente sottoposti alla procedura
di lettura del microchip e restituiti prontamente al detentore,
qualora questo sia identificabile. A questo scopo, i comandi di
polizia locale dovranno dotarsi di un dispositivo di lettura di
microchip.
Inoltre, per favorire l'affido degli animali abbandonati, è
istituito nella BDR un link informatico denominato "Adotta un
amico" al quale devono essere registrati gli animali ricoverati
presso una struttura di accoglimento pubblica o privata
convenzionata. Si istituiscono i centri regionali per la
detenzione e il recupero di animali esotici anche pericolosi; si
normano metodologie con cui devono avvenire l'addestramento,
l'educazione e l'istruzione dell'animale; si impone l'obbligo,
per chiunque trovi un animale ferito o lo ferisca
involontariamente, di prestargli soccorso.
Non da ultimo, si permette ai detentori di cani l'accesso a tutti
gli esercizi commerciali della regione, nonché ai locali e agli
uffici aperti al pubblico, e si autorizza l'accesso ai cani nelle
aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, ivi compresi parchi
e giardini.
Dopo le due relazioni, i lavori dell'Aula sono terminati.
(fine)