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PD: Brussa, impedire deterioramento Sacrario Redipuglia

25.05.2012
12:59
(ACON) Trieste, 25 mag - COM/MPB - "Il Centenario della Prima Guerra Mondiale può essere una grande occasione per celebrare i valori della pace e della fratellanza, ma anche per ridare dignità e onore a quanti combatterono e morirono per la Patria. E celebrare il centenario non significa solo recuperare il patriottismo, ma recuperare e valorizzare i sacrari e i monumenti che ricordano i nostri caduti".

È quanto afferma il consigliere regionale del PD Franco Brussa, che cita su tutti il Sacrario militare di Redipuglia, il più grande sacrario militare italiano e uno dei più grandi al mondo.

"Realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni, inaugurato da Benito Mussolini il 19 settembre 1938, custodisce le salme di oltre 100.000 caduti della Grande Guerra, ma è un monumento che sta andando in rovina: è evidente il deterioramento delle lapidi sotto le quali si trovano le spoglie dei caduti durante la prima guerra mondiale, con crepe che svelano i poveri resti dei soldati, gradini instabili, resti di trincee ormai quasi invisibili, ma anche scarsa manutenzione delle aree verdi, mancanza di manutenzione ordinaria delle aree del parcheggio, serramenti del museo ormai a pezzi.

"Un degrado che - rileva il consigliere - si nota anche nei piccoli dettagli, come le piastre in rame che ricordano le battaglie, che si trovano ai piedi del monumento e che appaiono logore e consumate. E non da meno lo stato del Colle Sant'Elia, della "Casa Terza Armata" e delle le aree di pertinenza della zona cimiteriale, come le case che ospitarono il direttore del Sacrario o i custodi, ormai sfitte e abbandonate da anni.

"Bisogna ridare al sacrario la dignità che gli spetta. Nel passato - afferma Brussa - sono state numerose le sollecitazioni in tal senso, che però non hanno condotto a niente. La competenza non è della Regione, ma quel patrimonio è anche nostro e quindi sarebbe opportuno approfittare delle variazioni di bilancio regionale per dare un segnale, soprattutto verso chi potrebbe intervenire e non lo fa.

"Non ci si può ricordare del sacrario sono in occasione degli anniversari, ma è necessario - conclude - intervenire in fretta e valorizzare un monumento che continua a essere visitato da centinaia di persone in tutto il corso dell'anno. Il progetto Carso 2014+ potrebbe essere utile per rilanciare i luoghi della nostra storia, anche perché la trascuratezza di oggi cozza in modo evidente contro il rispetto che è dovuto a questi luoghi".