PD: Brussa, impedire deterioramento Sacrario Redipuglia
(ACON) Trieste, 25 mag - COM/MPB - "Il Centenario della Prima
Guerra Mondiale può essere una grande occasione per celebrare i
valori della pace e della fratellanza, ma anche per ridare
dignità e onore a quanti combatterono e morirono per la Patria.
E celebrare il centenario non significa solo recuperare il
patriottismo, ma recuperare e valorizzare i sacrari e i monumenti
che ricordano i nostri caduti".
È quanto afferma il consigliere regionale del PD Franco Brussa,
che cita su tutti il Sacrario militare di Redipuglia, il più
grande sacrario militare italiano e uno dei più grandi al mondo.
"Realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello
scultore Giannino Castiglioni, inaugurato da Benito Mussolini il
19 settembre 1938, custodisce le salme di oltre 100.000 caduti
della Grande Guerra, ma è un monumento che sta andando in rovina:
è evidente il deterioramento delle lapidi sotto le quali si
trovano le spoglie dei caduti durante la prima guerra mondiale,
con crepe che svelano i poveri resti dei soldati, gradini
instabili, resti di trincee ormai quasi invisibili, ma anche
scarsa manutenzione delle aree verdi, mancanza di manutenzione
ordinaria delle aree del parcheggio, serramenti del museo ormai a
pezzi.
"Un degrado che - rileva il consigliere - si nota anche nei
piccoli dettagli, come le piastre in rame che ricordano le
battaglie, che si trovano ai piedi del monumento e che appaiono
logore e consumate. E non da meno lo stato del Colle Sant'Elia,
della "Casa Terza Armata" e delle le aree di pertinenza della
zona cimiteriale, come le case che ospitarono il direttore del
Sacrario o i custodi, ormai sfitte e abbandonate da anni.
"Bisogna ridare al sacrario la dignità che gli spetta. Nel
passato - afferma Brussa - sono state numerose le sollecitazioni
in tal senso, che però non hanno condotto a niente. La competenza
non è della Regione, ma quel patrimonio è anche nostro e quindi
sarebbe opportuno approfittare delle variazioni di bilancio
regionale per dare un segnale, soprattutto verso chi potrebbe
intervenire e non lo fa.
"Non ci si può ricordare del sacrario sono in occasione degli
anniversari, ma è necessario - conclude - intervenire in fretta e
valorizzare un monumento che continua a essere visitato da
centinaia di persone in tutto il corso dell'anno. Il progetto
Carso 2014+ potrebbe essere utile per rilanciare i luoghi della
nostra storia, anche perché la trascuratezza di oggi cozza in
modo evidente contro il rispetto che è dovuto a questi luoghi".