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PD: Brussa, bene convenzione Ass Isontina con Terme Grado

28.05.2012
13:26
(ACON) Trieste, 28 mag - COM/RC - Finalmente - è il commento di Franco Brussa alla notizia - l'Azienda sanitaria Isontina ha ritenuto di compensare la perdita dell'attività riabilitativa dell'Ospizio Marino facendo una convenzione con le Terme di Grado e consentendo agli utenti di accedere ai servizi termali. Il nuovo servizio consentirà di assumere anche 2-3 dipendenti dell'ex struttura riabilitativa di via Amalfi e l'attuale stanziamento previsto, peraltro identico a quello che l'Ass erogava in precedenza per l'Ospizio Marino, si potranno effettuare circa 350-400 cicli di terapia riabilitativa.

Un segnale sicuramente positivo, ma insufficiente - afferma ancora l'esponente regionale del PD - rispetto a quelle che sono le esigenze reali e rispetto a quanto veniva offerto dall'Ospizio, che oltre alla permanenza in loco, offriva servizi e cure che le Terme purtroppo non danno.

Brussa ricorda come recentemente il presidente Renzo Tondo, partecipando al Premio della Bontà istituito dalla Consulta regionale dei disabili, abbia affermato che la Regione ha fatto la sua parte nella vicenda dell'Ospizio stanziando 1,5 milioni di euro. Solo, però, se intervenissero dei privati. Il consigliere si chiede come possa la Regione non aver scelto di agire responsabilmente, acquisendo l'Ospizio nel patrimonio dell'Azienda sanitaria Isontina e offrendo così la possibilità che la struttura marina diventi una sua emanazione e quindi possa esercitare una delle funzioni a cui l'Ass è demandata, ovvero la riabilitazione.

Proprio nel momento in cui il presidente Tondo con la riforma sanitaria sta deprezzando la sanità isontina, relegando il territorio goriziano a ruolo marginale, questo - accusa l'esponente di opposizione - sarebbe stato un segnale che avrebbe potuto stimolare i privati all'investimento, pur se in un periodo di crisi economica. Oltretutto, più passa il tempo e più costerà recuperare la struttura gradese. Purtroppo la Regione non ha mai recepito la volontà di dare alla struttura un ruolo di riferimento regionale ed extraregionale.

Brussa è convinto che la dignità di questa provincia non si misuri con le grandi specialità che possono avere gli ospedali di Trieste o Udine, ma non dare la dovuta dignità all'Ospizio Marino o a quello che potrebbe essere il Centro regionale per la malattie asbesto-correlate a Monfalcone, significa non tenere in debito conto né la storia (l'Ospizio Marino è nato da una donazione), né l'emergenza (le morti e le malattie legate all'esposizione dell'amianto sono in aumento), due temi ancora presenti e che, nonostante le sollecitazioni, non hanno incontrato la sensibilità degli amministratori regionali.

La vicenda dell'Ospizio evidenzia il poco peso politico che viene assegnato al territorio isontino, neppure rappresentato in Giunta regionale - conclude il consigliere regionale del PD.