PD: Brussa, bene convenzione Ass Isontina con Terme Grado
(ACON) Trieste, 28 mag - COM/RC - Finalmente - è il commento di
Franco Brussa alla notizia - l'Azienda sanitaria Isontina ha
ritenuto di compensare la perdita dell'attività riabilitativa
dell'Ospizio Marino facendo una convenzione con le Terme di Grado
e consentendo agli utenti di accedere ai servizi termali. Il
nuovo servizio consentirà di assumere anche 2-3 dipendenti
dell'ex struttura riabilitativa di via Amalfi e l'attuale
stanziamento previsto, peraltro identico a quello che l'Ass
erogava in precedenza per l'Ospizio Marino, si potranno
effettuare circa 350-400 cicli di terapia riabilitativa.
Un segnale sicuramente positivo, ma insufficiente - afferma
ancora l'esponente regionale del PD - rispetto a quelle che sono
le esigenze reali e rispetto a quanto veniva offerto
dall'Ospizio, che oltre alla permanenza in loco, offriva servizi
e cure che le Terme purtroppo non danno.
Brussa ricorda come recentemente il presidente Renzo Tondo,
partecipando al Premio della Bontà istituito dalla Consulta
regionale dei disabili, abbia affermato che la Regione ha fatto
la sua parte nella vicenda dell'Ospizio stanziando 1,5 milioni di
euro. Solo, però, se intervenissero dei privati. Il consigliere
si chiede come possa la Regione non aver scelto di agire
responsabilmente, acquisendo l'Ospizio nel patrimonio
dell'Azienda sanitaria Isontina e offrendo così la possibilità
che la struttura marina diventi una sua emanazione e quindi possa
esercitare una delle funzioni a cui l'Ass è demandata, ovvero la
riabilitazione.
Proprio nel momento in cui il presidente Tondo con la riforma
sanitaria sta deprezzando la sanità isontina, relegando il
territorio goriziano a ruolo marginale, questo - accusa
l'esponente di opposizione - sarebbe stato un segnale che avrebbe
potuto stimolare i privati all'investimento, pur se in un periodo
di crisi economica. Oltretutto, più passa il tempo e più costerà
recuperare la struttura gradese. Purtroppo la Regione non ha mai
recepito la volontà di dare alla struttura un ruolo di
riferimento regionale ed extraregionale.
Brussa è convinto che la dignità di questa provincia non si
misuri con le grandi specialità che possono avere gli ospedali di
Trieste o Udine, ma non dare la dovuta dignità all'Ospizio Marino
o a quello che potrebbe essere il Centro regionale per la
malattie asbesto-correlate a Monfalcone, significa non tenere in
debito conto né la storia (l'Ospizio Marino è nato da una
donazione), né l'emergenza (le morti e le malattie legate
all'esposizione dell'amianto sono in aumento), due temi ancora
presenti e che, nonostante le sollecitazioni, non hanno
incontrato la sensibilità degli amministratori regionali.
La vicenda dell'Ospizio evidenzia il poco peso politico che viene
assegnato al territorio isontino, neppure rappresentato in Giunta
regionale - conclude il consigliere regionale del PD.