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LN: Picco, su politica energetica Tondo ostaggio dei poteri forti

31.05.2012
12:36
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - Un cambio di passo sulla politica energetica regionale. Lo sollecita, con un'interrogazione, il consigliere regionale della Lega Nord Enore Picco, che prende di petto l'argomento e si rivolge direttamente al presidente Tondo.

"A un recente incontro con gli industriali, il governatore ha annunciato l'intenzione di procedere alla realizzazione di un rigassificatore e di due elettrodotti, uno nel Friuli centrale e uno verso Somplago. Tondo ha altresì aggiunto di essere disposto a sacrificare parte del consenso sull'altare di uno sviluppo non prorogabile. Francamente, credo che prima di assumere impegni così grevi sarebbe opportuna una concertazione con la maggioranza e, prima ancora, una condivisione con il territorio".

Ancora Picco: "La sensazione diffusa è che Tondo sia sempre più ostaggio dei poteri forti industriali di questa regione. Esorcizza la soggezione attraverso un decisionismo di matrice craxiana, ma forse dovrebbe fare tesoro degli insegnamenti della storia. L'aspetto più difficile da decifrare è questa ostinazione nel voler imporre infrastrutture ad altissimo impatto ambientale e sociale alla Carnia, la sua terra".

Secondo Picco "non bastano le promesse ai convegni. Serve una politica seria e lungimirante. Reclamare maggiore autonomia al cospetto del presidente Napolitano cozza contro l'assoluto immobilismo nei fatti. Il presidente dimostri di essere capace di garantire un piano energetico alla sua regione. E l'energia si ricava in molti modi, senza devastare l'ambiente".

Chiude Picco: "Il presidente ricordi che gli industriali sono molto veloci nel saltare sul carro dei vincitori. Se davvero Illy dovesse tornare in campo, molti lo seguiranno. Tondo rischia di restare senza sponsor e senza consensi, soprattutto nelle zone che si sono sentite inascoltate, abbandonate e prevaricate".