LN: Picco, su politica energetica Tondo ostaggio dei poteri forti
(ACON) Trieste, 31 mag - COM/AB - Un cambio di passo sulla
politica energetica regionale. Lo sollecita, con
un'interrogazione, il consigliere regionale della Lega Nord Enore
Picco, che prende di petto l'argomento e si rivolge direttamente
al presidente Tondo.
"A un recente incontro con gli industriali, il governatore ha
annunciato l'intenzione di procedere alla realizzazione di un
rigassificatore e di due elettrodotti, uno nel Friuli centrale e
uno verso Somplago. Tondo ha altresì aggiunto di essere disposto
a sacrificare parte del consenso sull'altare di uno sviluppo non
prorogabile. Francamente, credo che prima di assumere impegni
così grevi sarebbe opportuna una concertazione con la maggioranza
e, prima ancora, una condivisione con il territorio".
Ancora Picco: "La sensazione diffusa è che Tondo sia sempre più
ostaggio dei poteri forti industriali di questa regione.
Esorcizza la soggezione attraverso un decisionismo di matrice
craxiana, ma forse dovrebbe fare tesoro degli insegnamenti della
storia. L'aspetto più difficile da decifrare è questa ostinazione
nel voler imporre infrastrutture ad altissimo impatto ambientale
e sociale alla Carnia, la sua terra".
Secondo Picco "non bastano le promesse ai convegni. Serve una
politica seria e lungimirante. Reclamare maggiore autonomia al
cospetto del presidente Napolitano cozza contro l'assoluto
immobilismo nei fatti. Il presidente dimostri di essere capace di
garantire un piano energetico alla sua regione. E l'energia si
ricava in molti modi, senza devastare l'ambiente".
Chiude Picco: "Il presidente ricordi che gli industriali sono
molto veloci nel saltare sul carro dei vincitori. Se davvero Illy
dovesse tornare in campo, molti lo seguiranno. Tondo rischia di
restare senza sponsor e senza consensi, soprattutto nelle zone
che si sono sentite inascoltate, abbandonate e prevaricate".