UAR-Pdl-UDC: legge per abbassare età elezione in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 1 giu - COM/AB - "Abbassare la soglia
necessaria ad entrare in Consiglio regionale da
25 a 21 anni". È questo il contenuto di una proposta di legge
presentata nel corso di una conferenza stampa in Consiglio
regionale dai consiglieri Alessia Rosolen (Un'Altra Regione),
Massimo Blasoni (Pdl) ed Edoardo Sasco (Udc).
"È una proposta - hanno spiegato - che si pone come unico
obiettivo quello di avvicinare la politica regionale ai giovani.
Per farlo interviene in modo chirurgico, cambiando l'età minima
per accedere al Consiglio regionale, permettendo a qualunque
cittadino che abbia compiuto ventuno anni di essere eletto
rappresentante nell'Assemblea regionale. Ci sembra una soglia in
linea sia con i dati europei che con l'iter di revisione dell'età
per l'elettorato passivo a livello nazionale."
"La nostra classe dirigente - secondo Rosolen, Blasoni e Sasco -
è obiettivamente vecchia. Questo vale per i docenti, i manager e
soprattutto per i politici. Qualcosa di più si può e si deve fare
in questo senso e permettere a chi compie 21 anni di entrare in
Consiglio regionale ci pare un bel segnale da dare, sopratttutto
in un momento di scarsa credibilità per la politica come questo."
"È una soluzione anche di buonsenso - chiariscono - perché va
ricordato che a 18 puoi essere sindaco di una grande città ma non
puoi essere eletto nell'Assemblea legislativa regionale. Il
principio di allineamento fra età dell'elettorato passivo e
attivo si basa sulla convinzione che se l'ordinamento ritiene che
i cittadini al raggiungimento di una determinata età acquisiscano
la maturità e la consapevolezza necessarie per l'esercizio della
delicatissima funzione elettorale, è opportuno, che lo stesso
ordinamento, ritenga quegli stessi cittadini idonei a rivestire
quelle cariche pubbliche alla cui elezione possono viceversa
partecipare".
"Approvando questa norma - hanno concluso - la nostra regione
compierebbe un passo importante verso l'allineamento tra
l'elettorato attivo e quello passivo dando, per la prima volta in
regione, la possibilità, a chi ha compiuto il ventunesimo anno
d'età, di accedere a un organo legislativo."
Blasoni ha poi aggiunto un proprio pensiero a titolo personale:
"Il tema di una classe dirigente troppo vecchia c'è ed è reale.
Abbiamo nominato molto spesso anche settantacinquenni a
presidenti di società importanti: sarebbe bello se in occasione
delle prossime nomine il presidente Tondo scegliesse di premiare
qualche giovane".