PD: Moretton, campagna elettorale influenza variazioni bilancio
(ACON) Trieste, 3 giu - COM/AB - La manovra di assestamento di
230 milioni di euro ne riguarda in realtà solo 130. Infatti, 100
milioni non sono altro che un'anticipazione di cassa per
alimentare i fondi di rotazione per le attività produttive. Se si
considera poi che per i soldi disponibili (130 milioni) non si
vede una scelta strategica di utilizzo razionale ed efficace
della disponibilità, c'è molto di cui preoccuparsi.
Lo afferma il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco
Moretton, che aggiunge.
Basta scorrere la normativa del disegno di legge per
l'assestamento di bilancio 2012 per accorgersi che una parte
consistente delle risorse utili (30 milioni di euro circa) sono
impiegate in termini non positivi, e che risentono dell'imminente
prossimo inizio della campagna elettorale di aprile 2013.
Infatti, con una norma specifica sono stanziati ben 3 milioni in
favore del Comune di Latisana per la realizzazione di una
struttura destinata a servizi sociali e servizi socio-sanitari di
tipo residenziale. Altro fulgido esempio di discrezionalità è la
norma con una capienza di 10 milioni che consente alla Giunta
regionale di intervenire solo sulla base di segnalazioni
d'interesse, o comunque di condizioni già note
all'Amministrazione regionale, per finanziare interventi di
manutenzione degli immobili del patrimonio immobiliare pubblico.
Senza contare poi lo stanziamento di 14 milioni per la Promotur,
necessari per l'abbattimento dei debiti esistenti, a cui si
aggiungono altri 2 milioni per le maggiori spese correnti. C'è da
chiedersi quali siano tutte queste spese correnti che abbiano la
necessità di così tanti soldi aggiuntivi. Non é che il presidente
di Promotur - si chiede Moretton - debba coprire le spese
riguardanti l'assunzione di nuovo personale?
Infine, balza all'occhio l'articolo del disegno di legge che
consente la proroga fino al 2019 della gestione commissariale per
il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano.
Francamente sembra un tempo non solo eccessivo, ma quasi infinito.