PD: per la montagna non nuovi fondi, ma storno di bilancio
(ACON) Trieste, 4 giu - COM/AB - I consiglieri regionali del PD
Franco Iacop, Enzo Marsilio e Sandro Della Mea intervengono in
merito alle dichiarazioni del vicepresidente della Regione, Luca
Ciriani, riguardo la previsione nell'assestamento di bilancio di
7 milioni per opere immediatamente cantierabili nei comuni della
montagna.
Siamo al paradosso - sostengono i consiglieri PD - in quanto si
vendono risorse di nuova assegnazione per lo sviluppo della
montagna al posto di quello che è invece un semplice storno di
fondi di bilancio. Sembra, perciò, di essere tornati al tempo
delle "vacche di Mussolini".
I 7 milioni di euro di cui parla Ciriani erano le somme a
disposizione dei progetti integrati per la montagna e definiti
nel loro utilizzo dal concerto tra le Comunità montane e i
soggetti economici operanti in ambito montano.
Oggi, nella proposta di assestamento di bilancio della Giunta
troviamo la dimostrazione di una visione miope e addirittura
opposta a quella contenuta nella tanto declamata riforma del
governo dei territori montani voluta da Tondo, perché verrebbero
assegnati in maniera indistinta, e forse anche indirizzata, ai
Comuni singoli, a prescindere dalla stessa loro opzione di
rimanere o meno all'interno delle neo costituite Unioni montane.
Non solo si vanifica - aggiungono gli esponenti dell'opposizione
- l'azione unitaria nei piani di infrastrutturazione
sovracomunale delle Unioni, ma si va a rendere discrezionale,
nonché esterno allo stesso territorio delle nuove entità,
l'impiego di risorse che avevano la finalità di incentivare quei
progetti integrati del territorio montano per innescare progetti
virtuosi di sviluppo soprattutto per le realtà periferiche e più
svantaggiate.
Nell'azione del governatore Tondo e della maggioranza di
centrodestra, di questi tempi fatta solamente di annunci e slogan
propagandistici, risulta pertanto estremamente difficile vedere
la capacità di guidare processi di rilancio del sistema politico
e amministrativo Regione-Autonomie locali che si traducano con la
capacità di affrontare con più decisione la crisi e di mettere in
moto gli strumenti per uscirne al più presto possibile.