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PD: Marsilio, troppi controllori e troppa confusione di ruoli

06.06.2012
12:00
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - La Giunta aveva proposto, in sede di assestamento di bilancio, che le attività di vigilanza e controllo sulla pesca venissero svolte anche dal corpo forestale regionale, dalla polizia provinciale e comunale e dagli altri ufficiali. La II Commissione, con il voto trasversale di maggioranza e minoranza, ha bocciato la proposta.

"Sono naturalmente soddisfatto di aver contribuito a bloccare una proposta a dir poco ridicola, e mi auguro che non arrivi mai in Aula - dichiara il consigliere regionale Enzo Marsilio, responsabile del PD per il settore agricolo-forestale. Inoltre, ho chiesto di portare al più presto in Commissione il tema delle competenze del corpo forestale regionale per sapere cosa voglia fare in proposito la maggioranza, dato che una serie di provvedimenti recenti adottati dalla struttura lasciano intendere la volontà di stravolgere il ruolo che la forestale, tradizionalmente, ha sempre avuto.

Di fatto, le funzioni territoriali del corpo forestale sono già state azzerate, in quanto sono state tolte le competenze tecniche per la gestione del patrimonio forestale per privilegiare funzioni di vigilanza ambientale. Ora, da quanto pare di capire, si vorrebbe togliere i forestali anche dal bosco per mandarli in servizio al mare e in laguna.

Tutto ciò, d'accordo anche molti della maggioranza, è troppo. Invece di semplificare come si dovrebbe e si enuncia, si continuano a sovrapporre funzioni e competenze a beneficio della confusione. Nel campo della vigilanza, su iniziativa ora dell'Amministrazione regionale ora di quella provinciale, tutti possono fare tutto e di più. Così, a controllare il traffico stradale ci sono anche i corpi della Polizia provinciale e a tener d'occhio i pescatori si vorrebbe inviare in laguna anche i forestali.

Ormai siamo già oltre ogni limite e ci sono più controllori che popolazione da controllare.

È comprensibile che si cerchi di migliorare i servizi di controllo e vigilanza in materia di sicurezza, ma non si può accettare che i forestali non possano occuparsi più del bosco, come qualcuno vorrebbe, anche e soprattutto perché il loro ruolo continua a essere strategico se si considera il patrimonio forestale come una risorsa da valorizzare, una delle poche opportunità di sviluppo economico in favore delle aree montane.