PD: Marsilio, troppi controllori e troppa confusione di ruoli
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - La Giunta aveva proposto, in
sede di assestamento di bilancio, che le attività di vigilanza e
controllo sulla pesca venissero svolte anche dal corpo forestale
regionale, dalla polizia provinciale e comunale e dagli altri
ufficiali. La II Commissione, con il voto trasversale di
maggioranza e minoranza, ha bocciato la proposta.
"Sono naturalmente soddisfatto di aver contribuito a bloccare una
proposta a dir poco ridicola, e mi auguro che non arrivi mai in
Aula - dichiara il consigliere regionale Enzo Marsilio,
responsabile del PD per il settore agricolo-forestale. Inoltre,
ho chiesto di portare al più presto in Commissione il tema delle
competenze del corpo forestale regionale per sapere cosa voglia
fare in proposito la maggioranza, dato che una serie di
provvedimenti recenti adottati dalla struttura lasciano intendere
la volontà di stravolgere il ruolo che la forestale,
tradizionalmente, ha sempre avuto.
Di fatto, le funzioni territoriali del corpo forestale sono già
state azzerate, in quanto sono state tolte le competenze tecniche
per la gestione del patrimonio forestale per privilegiare
funzioni di vigilanza ambientale. Ora, da quanto pare di capire,
si vorrebbe togliere i forestali anche dal bosco per mandarli in
servizio al mare e in laguna.
Tutto ciò, d'accordo anche molti della maggioranza, è troppo.
Invece di semplificare come si dovrebbe e si enuncia, si
continuano a sovrapporre funzioni e competenze a beneficio della
confusione. Nel campo della vigilanza, su iniziativa ora
dell'Amministrazione regionale ora di quella provinciale, tutti
possono fare tutto e di più. Così, a controllare il traffico
stradale ci sono anche i corpi della Polizia provinciale e a
tener d'occhio i pescatori si vorrebbe inviare in laguna anche i
forestali.
Ormai siamo già oltre ogni limite e ci sono più controllori che
popolazione da controllare.
È comprensibile che si cerchi di migliorare i servizi di
controllo e vigilanza in materia di sicurezza, ma non si può
accettare che i forestali non possano occuparsi più del bosco,
come qualcuno vorrebbe, anche e soprattutto perché il loro ruolo
continua a essere strategico se si considera il patrimonio
forestale come una risorsa da valorizzare, una delle poche
opportunità di sviluppo economico in favore delle aree montane.