Idv: Agnola, difesa autonomia nei fatti e non solo a parole
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - "Invece di agitare specchietti
per le allodole agli occhi dei movimenti autonomisti, i
consiglieri regionali friulani si impegnino seriamente ad
appoggiare vere iniziative a difesa della nostra autonomia".
Di fronte al proliferare di iniziative tendenti a mettere il
cappello sull'autonomia e specialità regionale interviene il
consigliere regionale dell'Italia dei Valori Enio Agnola, il
quale si chiede "che senso ha a pochi mesi dalle elezioni questo
atteggiamento, quando in realtà per tutto il resto della
legislatura la maggioranza si e tenuta su posizioni
conservatrici, mantenendo un atteggiamento di subalternità sia al
Governo amico Berlusconi sia a quello attuale, rinunciando a
porre con forza il tema della difesa della nostra specialità e
soprattutto quello di pretendere un riequilibrio del rapporto tra
trasferimento e competenze che ci vede clamorosamente in deficit
nei confronti delle altre Regioni a statuto speciale".
"Anziché andare avanti a proclami - chiede Agnola - chi siede nei
banchi della maggioranza si impegni seriamente ad appoggiare le
proposte che il gruppo Idv ha fatto durante tutta la legislatura,
come la mozione sull'insostenibilità a concorrere agli obiettivi
di finanza pubblica, approvata in Consiglio regionale ma di fatto
rimasta inattuata, e quella presentata per la scorsa seduta
d'Aula, avente l'obiettivo di avviare un tavolo di lavoro per
studiare le condizioni in cui la nostra Regione si pone rispetto
al rapporto tra compartecipazioni erariali, trasferimenti e
funzioni, con particolare riferimento alle condizioni di equità
comparate alle altre Regioni a Statuto speciale, che è stata
rinviata a causa della lentezza dei lavori".
"Per non parlare - conclude Agnola - del fatto che mentre le
altre Regioni italiane ed europee sostengono con forza le
espressioni culturali locali, considerandole la prima bandiera
del proprio territorio, da noi una grande realtà storica come
Radio Onde Furlane, a causa della diminuzione dei finanziamenti
regionali, ha dovuto tagliare il proprio organico e ridurre il
proprio importante servizio nei confronti della popolazione
friulana".