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Idv: Agnola, difesa autonomia nei fatti e non solo a parole

06.06.2012
15:35
(ACON) Trieste, 6 giu - COM/AB - "Invece di agitare specchietti per le allodole agli occhi dei movimenti autonomisti, i consiglieri regionali friulani si impegnino seriamente ad appoggiare vere iniziative a difesa della nostra autonomia". Di fronte al proliferare di iniziative tendenti a mettere il cappello sull'autonomia e specialità regionale interviene il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Enio Agnola, il quale si chiede "che senso ha a pochi mesi dalle elezioni questo atteggiamento, quando in realtà per tutto il resto della legislatura la maggioranza si e tenuta su posizioni conservatrici, mantenendo un atteggiamento di subalternità sia al Governo amico Berlusconi sia a quello attuale, rinunciando a porre con forza il tema della difesa della nostra specialità e soprattutto quello di pretendere un riequilibrio del rapporto tra trasferimento e competenze che ci vede clamorosamente in deficit nei confronti delle altre Regioni a statuto speciale".

"Anziché andare avanti a proclami - chiede Agnola - chi siede nei banchi della maggioranza si impegni seriamente ad appoggiare le proposte che il gruppo Idv ha fatto durante tutta la legislatura, come la mozione sull'insostenibilità a concorrere agli obiettivi di finanza pubblica, approvata in Consiglio regionale ma di fatto rimasta inattuata, e quella presentata per la scorsa seduta d'Aula, avente l'obiettivo di avviare un tavolo di lavoro per studiare le condizioni in cui la nostra Regione si pone rispetto al rapporto tra compartecipazioni erariali, trasferimenti e funzioni, con particolare riferimento alle condizioni di equità comparate alle altre Regioni a Statuto speciale, che è stata rinviata a causa della lentezza dei lavori".

"Per non parlare - conclude Agnola - del fatto che mentre le altre Regioni italiane ed europee sostengono con forza le espressioni culturali locali, considerandole la prima bandiera del proprio territorio, da noi una grande realtà storica come Radio Onde Furlane, a causa della diminuzione dei finanziamenti regionali, ha dovuto tagliare il proprio organico e ridurre il proprio importante servizio nei confronti della popolazione friulana".