PD:Codega,anche in FVG conseguenze per bocciatura accorpamenti scuola
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/MPB - Il consigliere del PD Franco
Codega interviene in merito alla bocciatura degli accorpamenti
delle scuole da parte della Corte Costituzionale, che riguarda
anche il Friuli Venezia Giulia.
"Infatti - spiega Codega - con la sentenza n.147, la Corte
Costituzionale, in risposta a sette diversi ricorsi presentati da
altrettante regioni, ieri ha bocciato gran parte degli
accorpamenti delle scuole predisposti per lo svolgimento della
attività didattica del prossimo anno scolastico, dichiarando la
'illegittimità costituzionale dell'art. 19, comma 4, del D.L. n.
98 del 2011 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del
2011'.
"Tale articolo - prosegue il democratico - dettava norme sui
numeri minimi di alunni che un istituto doveva avere per poter
ottenere l'autonomia: almeno 1000 alunni per gli istituti
comprensivi, almeno 500 per le istituzioni situate in piccole
isole, zone di montagna o aree caratterizzate da specialità
linguistiche.
"Il motivo della incostituzionalità, a parere della Corte - fa
notare Codega - stava nel fatto che su questo tipo di
disposizioni vale la legislazione concorrente, ossia, le cose
vanno decise con l'accordo dello stato e delle regioni. Cosa che
non è avvenuta.
"Fatto sta che in forza di quella disposizione in tutta Italia si
è dato il via a processi di accorpamento di istituti mai visti.
"Anche in Friuli Venezia Giulia è avvenuto altrettanto: ben 55
scuole soppresse a fronte di 32 nuove istituzioni. Una perdita
secca di 23 scuole.
"E ciò - evidenzia Codega - nonostante la nostra Regione avesse
voluto giocare la carta dei parametri più bassi invocando, per la
maggior parte del territorio regionale, lo status di 'area a
specialità linguistica'. Una linea però a forte criticità, alla
quale evidentemente i comuni e le province hanno preferito
attenersi sui parametri nazionali. E così ben diciotto sono le
scuole che vanno oltre i 1.200 alunni.
"Ora si scopre che era tutto incostituzionale. Non solo. A rigor
di diritto, poiché, secondo la sentenza, la norma in vigore cui
riferirsi per il dimensionamento delle scuole resta, al momento
attuale, ancora l'art. 2 del DPR n. 233/1998, gli istituti non
dovrebbero avere più di 900 alunni.
"Quindi - conclude Codega - per paradosso, moltissimi
megaistituti si ritrovano ora a essere, formalmente, illegittimi".