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PD:Codega,anche in FVG conseguenze per bocciatura accorpamenti scuola

08.06.2012
17:11
(ACON) Trieste, 8 giu - COM/MPB - Il consigliere del PD Franco Codega interviene in merito alla bocciatura degli accorpamenti delle scuole da parte della Corte Costituzionale, che riguarda anche il Friuli Venezia Giulia.

"Infatti - spiega Codega - con la sentenza n.147, la Corte Costituzionale, in risposta a sette diversi ricorsi presentati da altrettante regioni, ieri ha bocciato gran parte degli accorpamenti delle scuole predisposti per lo svolgimento della attività didattica del prossimo anno scolastico, dichiarando la 'illegittimità costituzionale dell'art. 19, comma 4, del D.L. n. 98 del 2011 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011'.

"Tale articolo - prosegue il democratico - dettava norme sui numeri minimi di alunni che un istituto doveva avere per poter ottenere l'autonomia: almeno 1000 alunni per gli istituti comprensivi, almeno 500 per le istituzioni situate in piccole isole, zone di montagna o aree caratterizzate da specialità linguistiche.

"Il motivo della incostituzionalità, a parere della Corte - fa notare Codega - stava nel fatto che su questo tipo di disposizioni vale la legislazione concorrente, ossia, le cose vanno decise con l'accordo dello stato e delle regioni. Cosa che non è avvenuta.

"Fatto sta che in forza di quella disposizione in tutta Italia si è dato il via a processi di accorpamento di istituti mai visti.

"Anche in Friuli Venezia Giulia è avvenuto altrettanto: ben 55 scuole soppresse a fronte di 32 nuove istituzioni. Una perdita secca di 23 scuole.

"E ciò - evidenzia Codega - nonostante la nostra Regione avesse voluto giocare la carta dei parametri più bassi invocando, per la maggior parte del territorio regionale, lo status di 'area a specialità linguistica'. Una linea però a forte criticità, alla quale evidentemente i comuni e le province hanno preferito attenersi sui parametri nazionali. E così ben diciotto sono le scuole che vanno oltre i 1.200 alunni.

"Ora si scopre che era tutto incostituzionale. Non solo. A rigor di diritto, poiché, secondo la sentenza, la norma in vigore cui riferirsi per il dimensionamento delle scuole resta, al momento attuale, ancora l'art. 2 del DPR n. 233/1998, gli istituti non dovrebbero avere più di 900 alunni.

"Quindi - conclude Codega - per paradosso, moltissimi megaistituti si ritrovano ora a essere, formalmente, illegittimi".