PD: Moretton, riforma sanitaria, Tondo confuso
(ACON) Trieste, 10 giu - COM/MPB - Per Gianfranco Moretton,
capogruppo del PD in Consiglio regionale, il presidente della
Regione e assessore alla sanità Renzo Tondo "dimostra di essere
molto altalenante, quasi confuso, nella sua idea di portare
avanti la riforma della sanità che prevede un'unica azienda
territoriale".
Moretton al proposito fa notare che Tondo "fino a qualche tempo
fa, dopo innumerevoli annunci di varare il disegno di legge di
riforma, tra l'altro non ancora approvato dalla Giunta regionale,
giurava che non avrebbe modificato la sua linea, salvo poi,
tutt'un tratto, cambiare repentinamente idea accettando di
impostare la riforma stessa non più con una ma con ben tre
aziende sanitarie".
Secondo il capogruppo, tutto ciò non per una valutazione di
merito ma per l'aut aut dell'UDC, uno dei partiti della
coalizione che lo sostiene. "Tondo - aggiunge Moretton - cambia
posizione dimenticandosi però di alcuni fatti precedenti, che lo
rendono poco poco credibile nella sua azione riformistica".
"Dobbiamo per questo ricordare - dichiara il capogruppo - come il
PD avesse a più riprese invitato Tondo alla prudenza e a una più
ponderata riflessione nel fare la riforma sanitaria proprio alla
vigilia delle elezioni e senza un coinvolgimento ampio e
articolato delle molteplici componenti del comparto. Non solo,
per primo il gruppo PD aveva sconsigliato un'organizzazione
sanitaria fondata su un'unica azienda territoriale che non
contemplasse più la competenza sugli ospedali di rete perché
avrebbe dato un colpo mortale a quelle strutture ospedaliere,
venendo meno l'equilibrio assegnato dalle funzioni
dell'assistenza sanitaria territoriale con gli ospedali di
riferimento.
"Apprendiamo che solo oggi Tondo, oramai pressato da mille
problemi che vanno dall'autostrada A4 alla sanità, deve
arrendersi di fronte alle minacce della Lega che chiede le
dimissioni dei responsabili del fallimento della realizzazione
della terza corsia e dell'UDC che chiede una verifica della
maggioranza di centrodestra con la minaccia di una crisi giuntale
sulla questione della sanità.
"Speriamo almeno che, di fronte a questa difficile e pericolosa
situazione di fibrillazione politica della maggioranza, Tondo
prenda atto che per una riforma sanitaria compatibile con le
esigenze dei cittadini è necessario non avere fretta perché,
appunto, essa diventerebbe una pessima consigliera".