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PD: Moretton, riforma sanitaria, Tondo confuso

10.06.2012
17:18
(ACON) Trieste, 10 giu - COM/MPB - Per Gianfranco Moretton, capogruppo del PD in Consiglio regionale, il presidente della Regione e assessore alla sanità Renzo Tondo "dimostra di essere molto altalenante, quasi confuso, nella sua idea di portare avanti la riforma della sanità che prevede un'unica azienda territoriale".

Moretton al proposito fa notare che Tondo "fino a qualche tempo fa, dopo innumerevoli annunci di varare il disegno di legge di riforma, tra l'altro non ancora approvato dalla Giunta regionale, giurava che non avrebbe modificato la sua linea, salvo poi, tutt'un tratto, cambiare repentinamente idea accettando di impostare la riforma stessa non più con una ma con ben tre aziende sanitarie".

Secondo il capogruppo, tutto ciò non per una valutazione di merito ma per l'aut aut dell'UDC, uno dei partiti della coalizione che lo sostiene. "Tondo - aggiunge Moretton - cambia posizione dimenticandosi però di alcuni fatti precedenti, che lo rendono poco poco credibile nella sua azione riformistica".

"Dobbiamo per questo ricordare - dichiara il capogruppo - come il PD avesse a più riprese invitato Tondo alla prudenza e a una più ponderata riflessione nel fare la riforma sanitaria proprio alla vigilia delle elezioni e senza un coinvolgimento ampio e articolato delle molteplici componenti del comparto. Non solo, per primo il gruppo PD aveva sconsigliato un'organizzazione sanitaria fondata su un'unica azienda territoriale che non contemplasse più la competenza sugli ospedali di rete perché avrebbe dato un colpo mortale a quelle strutture ospedaliere, venendo meno l'equilibrio assegnato dalle funzioni dell'assistenza sanitaria territoriale con gli ospedali di riferimento.

"Apprendiamo che solo oggi Tondo, oramai pressato da mille problemi che vanno dall'autostrada A4 alla sanità, deve arrendersi di fronte alle minacce della Lega che chiede le dimissioni dei responsabili del fallimento della realizzazione della terza corsia e dell'UDC che chiede una verifica della maggioranza di centrodestra con la minaccia di una crisi giuntale sulla questione della sanità.

"Speriamo almeno che, di fronte a questa difficile e pericolosa situazione di fibrillazione politica della maggioranza, Tondo prenda atto che per una riforma sanitaria compatibile con le esigenze dei cittadini è necessario non avere fretta perché, appunto, essa diventerebbe una pessima consigliera".