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PD: Pupulin, preoccupano gli ultimi dati su disoccupazione

13.06.2012
13:05
(ACON) Trieste, 13 giu - COM/AB - I dati della cassa integrazione del mese di maggio e l'insieme di quelli dei primi 5 mesi dell'anno confermano e rafforzano un giudizio di grande preoccupazione.

Ad affermarlo è Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, che sviluppa un'analisi dettagliata della situazione.

Confido che non ci si attardi ancora in valutazioni ottimistiche sullo stato dell'economia e del lavoro in Friuli Venezia Giulia. Purtroppo la nostra condizione non è dissimile rispetto a quella delle altre regioni del nord. Preoccupazione che non può che aumentare, se poi ci ricordiamo che solo pochi giorni fa l'ISTAT aveva denunciato una crescita rilevante del tasso di disoccupazione in regione, che nel primo trimestre 2012 era arrivato al 7%, livello che non ci si ricordava da decenni lontani.

Ora, pure il ricorso alla cassa integrazione rafforza il giudizio sulla notevole frenata dell'economia regionale. A maggio, secondo quanto rileva l'Inps, le imprese hanno chiesto 2.450.644 ore di ore di cassa integrazione con un raddoppio rispetto ad aprile e di circa 14,1% rispetto a maggio 2011. Forte l'incremento, dunque, delle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate (da 1.168.556 di aprile a 2.450.644 a maggio), con un incremento congiunturale di oltre il 100%. Molto più contenuto l'aumento rispetto a maggio dello scorso anno (più 14,1%) mese nel quale le ore autorizzate furono 2.147.752.

Nel complesso, il numero delle ore autorizzate nei primi cinque mesi del 2012 cresce del 22% all'incirca rispetto allo stesso periodo del 2011, con 9.102.577 a fronte dei 7.458.690 del 2011. L'incremento interessa tutti i tipi di interventi. La Cig ordinaria è passata da 488.994 ore autorizzate di aprile alle 755.827 di maggio (più 54%). L'incremento è ancora più consistente (più 100%) se confrontato con i dati del mese di maggio 2011 (368.203 ore di cassa ordinaria ). L'aumento delle ore autorizzate riguarda prevalentemente il settore industriale, che vede una contemporanea caduta sia del mercato interno che per la prima volta dell'export. Quasi triplica il numero di ore autorizzate di Cassa straordinaria rispetto ad aprile (si passa da 523.564 di aprile a 1.454.442 di maggio). Si registra invece una diminuzione della Cigs del 10% rispetto a maggio 2011 (erano 1.611.956 le ore autorizzate). In questo caso, la variazione negativa è da imputare esclusivamente al settore industriale, per il fatto che una serie di aziende hanno chiuso i battenti. Sempre in aumento, ma in forma meno consistente, gli interventi in deroga (Cigd). A maggio sono stati di 240.375 ore, con un più 54 % rispetto ai 155.998 del mese di aprile. Aumento ancora più contenuto, se confrontato con il mese di maggio 2011 (163.982 ore di Cigd).

Bisogna riflettere su questi freddi numeri per comprendere il senso più drammatico della crisi in corso, fatto di storie individuali, di ansie, di speranze deluse, quando non situazioni di vera e propria disperazione.

Una situazione che ci obbliga a ripensare un programma di intervento più massiccio e urgente. Bisogna accogliere la richiesta di forte collaborazione sollecitata da tutte le categorie economiche e le forze sociali, per misure che mettano in rete tutto il sistema di collocamento pubblico e privato, che predispongano progetti congiunturali nei settori ad alto rischio assieme a sostegni mirati a favorire una nuova occupazione di maggiore qualità e professionalità, che assecondino l'organizzazione di progetti a carattere sociale e nell'economia verde e innovativa. Tutto questo diventa possibile se la stessa Regione si dimostra capace di accelerare i tempi degli investimenti nelle opere programmate e nelle erogazioni a favore dei programmi industriali ed economici ammessi a finanziamento.

In sostanza, un nuovo progetto di crescita e di sostegno al rilancio, di cui purtroppo c'è molto poco nella discussione sulla variazioni di bilancio all'esame del Consiglio regionale. I dati pubblicati qualche giorno fa dall'Istat sulla disoccupazione erano prevedibili. Come quelli dell'INPS sul ricorso alla Cassa integrazione nel mese di maggio. Ma fanno comprendere che non c'è più tempo per attese e rinvii dei programmi che si possono immediatamente cantierare.