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PD: Menis, su alcol basta allarmismi e più prevenzione

14.06.2012
15:05
(ACON) Trieste, 14 giu - COM/AB - Non sono piaciuti al consigliere regionale del PD Paolo Menis i dati diffusi dall'Osservatorio nazionale alcol Cneps dell'Istituto superiore di sanità che dipingono il Friuli Venezia Giulia come una terra di forti bevitori. "Ritengo che sia opportuna qualche precisazione rispetto a queste cifre - spiega Menis - per evitare ulteriori, inutili, allarmismi di chi vuole disegnare una regione di persone sempre attaccate alla bottiglia. Un'immagine stereotipata, che appartiene al passato, a cui popolazione e istituzioni hanno saputo contrapporre una crescente consapevolezza e azioni concrete nell'affrontare questo problema". "Allargando lo sguardo ad altre ricerche - segnala il democratico - si scopre infatti che la nostra regione costituisce sicuramente una zona a rischio per l'abuso di sostanze alcoliche ma che, purtroppo, condivide questa condizione con gran parte del Nord Italia. E i dati sono comunque parziali perché in Basilicata, Calabria, Lombardia e Sardegna, non tutte le Asl hanno partecipato alla rilevazione. A livello europeo l'Italia è tra i primi Paesi per numero di astemi ed è il terzultimo per consumo pro capite, al di sotto della media UE, e con un trend in costante calo. Ciò significa che un percorso è stato intrapreso e sta portando a dei risultati". "Con queste riflessioni - prosegue il democratico - non intendo assolutamente sminuire l'importanza del problema, contro cui si può e deve continuare a combattere, ma mettere in giusta evidenza che, accanto a esso, sono state elaborate soluzioni che stanno dando risultati incoraggianti. Nel nostro territorio ad esempio è attiva da molti anni una rete di associazioni di volontariato, l'ARCAT, che sta raggiungendo ottimi risultati sia nel campo della prevenzione che della lotta a questa forma di dipendenza. Le cifre sui consumi andrebbero quindi confrontate anche con gli esiti di questi percorsi che dimostrano che, oltre al problema, esiste anche una crescente consapevolezza nell'affrontarlo". "Se è vero che uno dei problemi maggiori dell'alcolismo è saperlo riconoscere - conclude Menis - il fatto che qui ci siano maggiori dati significa che esiste un'efficace rete di rilevazione territoriale. Non sottolinearlo significa dimenticare l'impegno e la costanza con cui ogni giorno moltissimi volontari si spendono sul campo in questa difficile battaglia a fianco di malati e familiari".