PD: Menis, su alcol basta allarmismi e più prevenzione
(ACON) Trieste, 14 giu - COM/AB - Non sono piaciuti al
consigliere regionale del PD Paolo Menis i dati diffusi
dall'Osservatorio nazionale alcol Cneps dell'Istituto superiore
di sanità che dipingono il Friuli Venezia Giulia come una terra
di forti bevitori.
"Ritengo che sia opportuna qualche precisazione rispetto a queste
cifre - spiega Menis - per evitare ulteriori, inutili, allarmismi
di chi vuole disegnare una regione di persone sempre attaccate
alla bottiglia. Un'immagine stereotipata, che appartiene al
passato, a cui popolazione e istituzioni hanno saputo
contrapporre una crescente consapevolezza e azioni concrete
nell'affrontare questo problema".
"Allargando lo sguardo ad altre ricerche - segnala il democratico
- si scopre infatti che la nostra regione costituisce sicuramente
una zona a rischio per l'abuso di sostanze alcoliche ma che,
purtroppo, condivide questa condizione con gran parte del Nord
Italia. E i dati sono comunque parziali perché in Basilicata,
Calabria, Lombardia e Sardegna, non tutte le Asl hanno
partecipato alla rilevazione. A livello europeo l'Italia è tra i
primi Paesi per numero di astemi ed è il terzultimo per consumo
pro capite, al di sotto della media UE, e con un trend in
costante calo. Ciò significa che un percorso è stato intrapreso e
sta portando a dei risultati".
"Con queste riflessioni - prosegue il democratico - non intendo
assolutamente sminuire l'importanza del problema, contro cui si
può e deve continuare a combattere, ma mettere in giusta evidenza
che, accanto a esso, sono state elaborate soluzioni che stanno
dando risultati incoraggianti. Nel nostro territorio ad esempio è
attiva da molti anni una rete di associazioni di volontariato,
l'ARCAT, che sta raggiungendo ottimi risultati sia nel campo
della prevenzione che della lotta a questa forma di dipendenza.
Le cifre sui consumi andrebbero quindi confrontate anche con gli
esiti di questi percorsi che dimostrano che, oltre al problema,
esiste anche una crescente consapevolezza nell'affrontarlo".
"Se è vero che uno dei problemi maggiori dell'alcolismo è saperlo
riconoscere - conclude Menis - il fatto che qui ci siano maggiori
dati significa che esiste un'efficace rete di rilevazione
territoriale. Non sottolinearlo significa dimenticare l'impegno e
la costanza con cui ogni giorno moltissimi volontari si spendono
sul campo in questa difficile battaglia a fianco di malati e
familiari".