PD: Moretton, per terza corsia Regione rischia di affogare nei debiti
(ACON) Trieste, 16 giu - COM/AB - La posizione del Gruppo
consiliare regionale del PD sulla vicenda dei costi per
l'ammodernamento dell'A4 è sempre più dubbiosa - afferma il
capogruppo Gianfranco Moretton - se non addirittura negativa,
proprio per le dichiarazioni della maggioranza, che continuamente
cambia versione sulla portata, e quindi sugli oneri del maxi
finanziamento.
Il capogruppo del Pdl Galasso afferma infatti che il mutuo di due
miliardi di euro sarà garantito solo con una garanzia, messa a
disposizione dalla Regione, di 150 milioni. È bene si sappia -
precisa Moretton - che le condizioni saranno invece ben più
onerose e con riflessi sul futuro della Regione stessa e delle
sue controllate, Friulia e Autovie Venete. La Regione dovrà
infatti dare in pegno tutte le azioni di Autovie possedute da
Friulia, quest'ultima dovrà privarsi dei dividendi finora
garantiti annualmente da Autovie, la quale ultima dovrà
cominciare a fare i conti con bilanci pesantemente in rosso da
qui al 2017.
C'è da puntualizzare che la garanzia sui 150 milioni si riferisce
solamente ai probabili, se non addirittura certi sforamenti delle
previsioni di spesa per la costruzione dell'opera fissati dal
Commissario, e delle eventuali minori entrate dovute al calo del
traffico sull'A4.
In siffatta difficile situazione ci si chiede come sia possibile
insistere così ostinatamente per il mantenimento del
commissariamento, già di per sé anomalo, che in questi tre anni
ha solamente accumulato ritardi e problemi. Non possiamo credere
che tutta la maggioranza non si sia resa conto del fallimento
dell'intera operazione e che continui ad alimentare artatamente
questa farsa.
Tutti abbiamo capito che l'eventuale rifiuto da parte del
Parlamento di concedere la proroga commissariale darebbe al
centrodestra la fin troppo banale occasione di addossare la
responsabilità ad altri, quando invece tali responsabilità sono
da ricercare solo all'interno del Governo regionale.
A fronte di tale situazione, che mette in luce tutta la sua
drammaticità, si riconferma la volontà di trovare una soluzione
sostenibile del problema, che non può passare di fronte a tanta
ostinazione, che mette a repentaglio il futuro
economico-finanziario non solo delle partecipate, ma della
Regione stessa. E' molto probabile - conclude Moretton - che il
sistema finanziario posto in essere collassi, anche a causa degli
ultimi aumenti strepitosi dei costi dell'opera, distruggendo ciò
che nella precedente legislatura è stato lasciato in eredità, con
un indebitamento previsto pari a un miliardo e mezzo di euro,
anziché gli attuali oltre due miliardi e trecento milioni
previsti.